ATP Montreal, Sinner ci sarà: Jannik è pronto a difendere il titolo (e intanto parte anche Cahill)
Fine luglio, giornate di mare e vacanze. Per tutti, meno i tennisti. Tra chi sogna la gloria olimpica sulla terra del Roland Garros e chi già guarda avanti al mese di agosto tutto americano e tutto cemento, con l’obiettivo US Open a fare da corollario, i protagonisti del mondo della racchetta non vanno mai in vacanza. E tra questi spicca chiaramente Jannik Sinner, n.1 al mondo, costretto da un’antipatica tonsillite a rinunciare alle Olimpiadi. Anche, sicuramente, nell’ottica di non peggiorare le proprie condizioni in vista del cemento. Americano, ma soprattutto canadese.
Martedì 6 agosto infatti, sui campi di Montreal per l’ATP, partirà la Rogers Cup, sesto Masters 1000 stagionale, detenuto proprio dall’azzurro. Che vincendo un anno fa a Toronto diede una netta sterzata alla propria ascesa ad altissimi livelli che lo ha portato a guardare tutti dall’alto verso il basso. Il valore del torneo canadese è ovviamente altissimo per Jannik, molto atteso anche in loco, come dimostra il fatto che è già pronto a sbarcare in Canada. La notizia è stata annunciata da Mike McIntyre sul proprio profilo X, previa conferma della direttrice del torneo Valerie Tetreault.
Spoke with @OBNmontreal tournament director Valerie Tetreault today for our upcoming episode of @MatchPointCAN and she confirmed that World No. 1 Jannik Sinner will be arriving in Montreal tomorrow to prepare to defend his
— Mike McIntyre (@McIntyreTennis) July 29, 2024title from the @NBOtoronto last year!
Notizia che ancor prima di essere ufficiale era in effetti supponibile, vista la storia Instagram pubblicata in mattinata da Darren Cahill in aeroporto. Nella foto, da una prospettiva in cui si nota come il super coach sia comodamente sdraiato, di fronte spicca la scritta “Air Canada“. Dunque un chiaro suggerimento sulla destinazione del volo dell’australiano, che è partito oggi per andare insieme a Jannik verso il Nord America con l’obiettivo primario di difendere l’Open del Canada. Con la speranza, realistica e da tenere ben in vista, che sia solo l’inizio di una serie di risultati a valanga sul cemento nord americano.