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Parigi 2024, Jasmine Paolini: “Non devo pensare alla finale giocata qui due mesi fa, il passato è passato”

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Ottimo l’inizio olimpico della due volte finalista slam Jasmine Paolini, che batte in due set la rumena Ana Bogdan, accedendo al secondo turno delle Olimpiadi di Parigi 2024. Per l’azzurra, si tratta della prima vittoria in carriera nel torneo: si sa, questo, per Jas, è stato un anno di prime volte.

Dev’esser speciale, in ogni caso, tornare a solcare quei campi che solamente due mesi fa l’han vista scrivere un’indelebile pagina di sport Ma questa volta, tutto è diverso. Ora ha indosso la maglia azzurra, ora gioca per il proprio paese: la pressione è un’altra.

Secondo le parole della numero 5 del mondo, anche le condizioni di campi e palle, non sono affatto simili a quelle dello slam. Questo, probabilmente, è ciò che ha permesso alla giocatrice rumena di prendere il largo a inizio primo set, avanzando di due break. Paolini ha poi ingranato una marcia maggiore, dimostrando la propria superiorità.

Queste le sue parole a fine partita.

D. Come giudichi questo match?

Jasmine Paolini: “È stato un match complicato, soprattutto all’inizio, ma lo immaginavo: lei è una giocatrice molto pericolosa che può giocare benissimo, e sapevo che sarebbe potuto essere un match duro. Nonostante la partenza, sono rimasta lì punto dopo punto ripetendomi che dovevo trovare delle soluzioni aspettando delle chance. Sono arrivate e sono contenta di averle sfruttate“.

D. Come ti sei trovata col tetto chiuso?

Jasmine Paolini: “A me piace giocare indoor, mi trovo bene, ma oggi ho avuto bisogno di un po’ più di tempo per adattarmi: le palle sono molto pesanti, all’inizio andavano tanto, poi meno. Non è stato semplice, ma sono contenta di come ho gestito il match“.

D. C’è qualcosa in particolare che non ti è piaciuto della tua partita di oggi?

Jasmine Paolini: “Sicuramente nel prossimo match spero di partire meglio. Poi qualche errorino da limare, ma ci sta, non si può esser sempre perfetti. Speriamo di farne meno la prossima partita”.

D. Il campo sembrava lento e scivoloso…Come ti sei trovata?

Jasmine Paolini: “Un po’ scivoloso si, ma non come al Roland Garros. Mi sembra ci sia più terra lì, il Suzanne mi sembra il più simile al Roland Garros. Sugli altri è un po’ strano…La sensazione che ho avuto è che fosse tutto un po’ diverso, con palle più pesanti e terra che in alcuni punti non c’è proprio“.

D. Guardiamo il tabellone, un passo alla volta…

Jasmine Paolini: “Si, un passo alla volta! Prossima Linette o Andreeva. Sarà sicuramente un match duro, loro stanno giocando molto bene, entrambe hanno appena vinto un torneo. Sarà complicato. Con Andreeva quest’anno ci ho giocato due volte: una è andata bene e l’altra è andata male. Con Linette ci ho giocato l’anno scorso, su erba. Le conosco, sarà sicuramente dura, ma spero vada bene: cercherò di fare il mio“.

D. Com’era il pubblico e com’è giocare per il proprio paese?

Jasmine Paolini. “Prendo sempre tanta energia dal pubblico, amo farlo. Il pubblico qui è un po’ diverso da quello degli slam, più simile a quello che abbiamo in Billie Jean King Cup: giochiamo per la nostra nazione, il tifo è più rumoroso. E’ diverso giocare per il proprio paese, sento maggior tensione e mi ci devo adattare. Bisogna concentrarsi sul proprio gioco, cercando di fare del proprio meglio“.

D. Come ti senti a giocare qui dopo aver raggiunto la finale nello slam due mesi fa?

Jasmine Paolini: “Devo concentrarmi solamente su cosa fare in campo. Non devo pensare troppo a cosa ho fatto, perchè è passato. Ora devo provare a mantenere quel livello, senza mettermi troppa pressione, lavorando col mio team. Questo è l’obbiettivo principale“.

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