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WTA Palermo: Trevisan cede a Rus in rimonta, al termine di un duello di resistenza

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Dal nostro inviato a Palermo

[5] A. Rus b. M. Trevisan (5)6-7 6-4 6-2

Più tre ore di confronto, con in mezzo un’altra ora dovuta alla sospensione per il blackout sopraggiunto che ha messo fuori uso i fari del Centrale del Country Time Club, hanno decretato l’eliminazione all’esordio di Martina Trevisan: sconfitta dalla testa di serie numero 6 Arantxa Rus, in rimonta per (5)6-7 6-4 6-2.

L’azzurra ha giocato un’ottima prima frazione in cui si aveva la chiara sensazione che l’esito di ogni punto dipendesse in maniera esclusiva dalla vena di precisione della toscana: spingeva con il dritto, manovrava con grande profondità e costringeva l’olandese a colpire in corsa, il ché per una con le leve lunghe come l’esperta orange non è mai una buona cosa.

Tuttavia, non essere riuscita a centrare il contro-break nel secondo set, e ne ha avute di occasioni, ha mandato il match nella direzione peggiore per quello che era lo stato di forma di Martina dopo il titolo a Bastad. La battaglia di resistenza che per quanto sia maggiormente nelle corde della fiorentina, per caratteristiche fisiche, ha finito per premiare Arantxa che ritrovatasi a poter comandare; gradualmente ha incominciato a far viaggiare la palla in modo sostenuto.

La semifinalista del Roland Garros 2022 a quel punto non ha più retto: non riusciva a verticalizzare e il campo da coprire si allargava sempre più.

Con un serbatoio differente, l’ex n.18 del mondo avrebbe potuto portarla a casa senza problemi vista la differenza di dominio nel controllo dello scambio, ammirata nella prima parte di gara. Agli ottavi per Arantxa Rus ci sarà la rumena Irina Camelia Begu.

Quello al Palermo Ladies Open è stato il quarto confronto diretto tra le due protagoniste, l’ultimo si era disputato nei quarti di Rabat del 2022 quando poi la fiorentina avrebbe vinto il suo primo ed unico titolo WTA 250. Rimangono così solo quattro i successi stagionali nei main-draw del circuito principale per la tennista italiana.

Primo Set: un’ora e 22 minuti di durata. Trevisan la spunta al tie-break, nel bene e nel male ha avuto sempre il pallino del gioco in mano

Non poteva cominciare meglio la quarta partecipazione al torneo siciliano di Martina Trevisan, che trova immediatamente il break nel primissimo game dell’incontro. Dopo aver sofferto molto nei primi due quindici il servizio mancino di Rus, che tende a schizzare tantissimo verso l’alto rendendo estremamente complesso agganciare la risposta, la toscana inizia a salire di giri e nel momento in cui prende in mano lo scambio con costanza spingendo di dritto e muovendo a piacimento l’olandese la partita si colora completamente d’azzurro.

Rus dall’alto del suo metro e ottanta, quando è costretta a colpire spesso in corsa con gli appoggi non stabili va chiaramente in difficoltà e si ritrova a giocare back in situazioni di difesa. Così dal 30-0 che ha aperto la sfida, con Arantxa in battuta, sono arrivati 6 punti consecutivi e 8 dei successivi 10 a marca italiana. Allungo confermato e 2-0 fiorentino.

Purtroppo, però, l’idillio di Martina dura poco. La trentatreenne dei Paesi Bassi, infatti, trova maggiore spinta nelle sue esecuzioni e sfruttando qualche seconda di troppo accompagnata da alcuni errori gratuiti dell’ex n.18 WTA rimette tutto in equilibrio (2-2). Tathiana Garbin, nel suo angolo, la incoraggia facendole capire che la strada tattica intrapresa è quella giusta e un mero passaggio a vuoto non deve sottrarle fiducia. Trevisan assorbe ed esegue, macina gioco incominciando ad affondare anche con il bimane lungo linea, il dritto a sventaglio della testa di serie n.6 che finisce lungo certifica il nuovo vantaggio (3-2). Ciononostante, pochi minuti dopo sembrano riemergere gli stessi fantasmi che avevano portato al contro-break, ma il cuore di Martina fa la differenza: rimonta dallo 0-30 e si prende il 4-2.

Uno schiaffo al volo non colpito bene, però, rimette la trentenne di Firenze in grande difficoltà, ancora 0-30 che diventa 15-40. Come se ne esce fuori? Intanto con una delicatissima smorzata di dritto, perché certi colpi non vanno soltanto messi a segno ma ne va anche pesato il momento in cui vengono eseguiti. Trevisan, tuttavia, in questo preciso frangente di gara alterna un vincente mirabolante ad non forzato grossolano. È una fase di up and down continui, dove anche Rus non è da meno allineandosi all’andamento generale dell’incontro. L’ottavo game si rivela quello decisivo, sul servizio dell’ex semifinalista del Roland Garros si disputano 20 punti e la n.3 d’Italia cancella 7 palle break prima di inchiodare lo score sul 5-3 in suo favore.

Si arriva al game che conta: Trevisan si costruisce anche un set point ma il rovescio si stampa in rete. L’azzurra si rammarica dicendosi che avrebbe dovuto giocarlo incrociato. Alla fine, giunge per la seconda volta nel match il contro-break orange.

L’allieva di Matteo Catarsi è sempre più nervosa: si porta 0-30 nell’undicesimo game, ma non concretizza permettendo a Rus di rimontarla (6-5 Olanda). È ancora irrequieta l’azzurra, non pienamente soddisfatta della sua presentazione ma con grande grinta trascina il set al tie-break.

Il gioco decisivo rimane sul filo del rasoio fino all’ottavo punto quando un dritto in rete di Rus regala il primo mini vantaggio a Trevisan (5-3). Al servizio per chiudere il parziale, era già accaduto – mancando l’opportunità – sul 5-4 del set regolare, sul 6-4 Martina non è riuscita a sigillare la frazione. Poco male, in risposta sul 6-5 ha gradualmente cambiato l’inerzia dello scambio per poi trovare l’acuto finale con un ottimo attacco in controtempo dopo aver lavorato ai fianchi la rivale a suon di uncinate.

Il 7-6, sette punti a cinque, dopo 1h22‘ di partita parla italiano.

Secondo Set: Trevisan ha le opportunità per recuperare il break di svantaggio ma spreca, arriva la sospensione per blackout di un’ora e Rus pareggia

Si ricomincia ed è subito flessione azzurra: strappo a zero di Rus che può così fare gara di testa nel secondo parziale. Martina ha un sussulto di orgoglio immediato, si arrampica ai vantaggi in risposta ma il 2-0 per Arantxa si materializza comunque. Il primo set molto intenso sembra aver svuotato il serbatoio mentale della “nostra”: chiaro segno di questa tesi, il doppio fallo commesso nel terzo gioco a cui si affianca anche la dea bendata a benedire il bimane orange.

Arrivano così due opportunità consecutive di 3-0pesante“, ma nella lotta la mancina di Firenze si esalta. Soprattutto, e questo fa sì che aumenti la sua frustrazione quando commette errori evitabili perché è consapevole che dipenda quasi esclusivamente dai lei, è sempre lei a determinare l’esito del punto e quando riesce ad instradarlo sulla diagonale sinistra son dolori per Arantxa. Il pubblico palermitano, d’improvviso, viene scaldato – anche se non se ne avverte il bisogno, vista la temperatura – da uno scambio spettacolare chiuso con un irreale recupero di in spaccata col back della n.77 mondiale.

Insomma, con le unghie e con i denti Martina rimane abbarbicata alla partita (2-1 Rus). Il livello complessivo in questo secondo set sta crescendo a dismisura, entrambe giocano con più precisione, maggiore profondità e top spin più spiccato. Trevisan offre qualche variazione superiore mediante lo slice e la palla corta ma è certamente la più frenetica in campo sotto il profilo psicologico: è una radio accesa in cerca di una risposta sensata sul perché alcuni soluzioni non vadano a buon fine. Nel sesto game, l’azzurra si porta 15-30 ma non riesce a trovare la zampata per il contro-break perdendo definitivamente la pazienza con tanto di racchetta scheggiata a furia di percuoterla sul centrale del Country. (4-2).

Due game più tardi, la storia si ripete: anzi, questa volta Martina ha perfino a disposizione un ghiotto 15-40. Malauguratamente in une delle due circostanze, al termine di un palleggio forsennato, l’accelerazione lungolinea di dritto termina di poco lunga. In generale all’interno di questo game, troppo spesso Rus ha potuto comandare, mettere i piedi in campo e dettare legge con il dritto. Questo scenario dev’essere assolutamente evitato dall’azzurra, che però questa volta non riesce nell’intento. Sfuma così anche una terza chance di contro-break. Si arriva al momento della verità, Rus serve per portare la sfida al terzo: ma ci si deve fermare per diversi minuti a causa di alcune problematiche ai riflettori, che si spengono e riaccendono ad intermittenza. Le giocatrici rimangono in campo, ma la criticità persiste.

Dopo oltre 20 minuti di interruzione, arriva la sospensione definitiva. Si riprende dopo quasi un’ora complessiva di pausa forzata per via del blackout che ha colpito il circolo e le zone limitrofe. Trevisan delizia il campo centrale palermitano con un sontuoso rovescio vincente, la cui bellezza viene accresciuta dal sorriso dell’azzurra. È solo però un ago nel pagliaio, a 30 Arantxa chiude i conti: 6-4 al termine di oltre due ore e mezza di gioco

Terzo Set: Trevisan non ne ha più, Rus agli ottavi

La mancina fiorentina non riesce più ad avere la stessa velocità del primo set nel gioco di gambe e ciò la costringe a dover faticare molto di più perché si ritrova a giocarsi quasi sempre il punto in difesa. Non potendo più manovrare come è in grado, Rus può colpire indisturbata le sue sbracciate di dritto con la parte inferiore ben salda.

Adesso la palla dell’olandese ha un peso diverso, è un proiettile pieno di gas. Martina fatica a contenere e deve accorciare irrimediabilmente tramite lo slice. A tal proposito, ci sono due istantanee emblematiche del momento di Trevisan: il doppio fallo commesso sul 40-30 del suo primo turno di servizio e un comodo smash a rimbalzo sparato lungo nel primo quindici, quando il punteggio già recitava 2-0 Arantxa.

L’azzurra è in riserva, le fatiche svedesi si fanno sentire: la palla non cammina più, le gambe ingessate. Rus si prende anche il doppio break e il match in sostanza si conclude qui. Finirà 6-2 per l’olandese, al termine di 43 minuti di durata del parziale.

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