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WTA Palermo, Trevisan: “Il tennis è come la vita, se sopravvivi nella vita puoi sopravvivere anche nel tennis”

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Dopo le cinque vittorie svedesi che le hanno regalato il primo trionfo in un WTA 125 alla terza finale in tornei di tale categoria, Martina Trevisan è pronta a vivere la quarta partecipazione al Palermo Ladies Open. Nel 2023, la tennista toscana venne sconfitta all’esordio dalla testa di serie n.° 1 del seeding Kasatkina. Inoltre, l’ex semifinalista dell’Open di Francia vanta anche una finale (nel 2020) in doppio al fianco di Cocciaretto.

Ecco di seguito, le sue dichiarazioni nella conferenza pre-torneo.

D. Paolo Vannini, Corriere dello Sport: Complimenti intanto per la vittoria, il fatto di avere vinto in contemporanea sia tu che Lucia due Challengers è un po’ un effetto traino del bel momento del tennis italiano generale, quello femminile in particolare e dà anche a voi come dire quasi una motivazione in più il fatto che ci sia una Paolini in alto, per voi che adesso state tornando attraverso i Challengers e anche nei tornei principali a buoni risultati?

Martina Trevisan: “Sì, penso che è sempre stato un po’ così. Comunque sia nel femminile che nel maschile che ci sia qualcuno che insomma apre le danze e trascina quelle dietro. Quindi non penso sia stato un caso e possiamo solo essere felici di tutti i risultati che stiamo avendo sia nel femminile che nel maschile. Motivazioni io penso di averle anche a prescindere dalle altre giocatrici e dagli altri risultati però senz’altro è un qualcosa che ti spinge a cercare di fare qualcosa in più“.

D. Paolo Vannini, Corriere dello Sport: Ti posso chiedere se ti senti un po’ un’apripista perché ancora prima di Paolini tu hai fatto i quarti di finale e la semifinale al Roland Garros quando il momento del tennis femminile e italiano quasi languiva o c’era il famoso problema del passaggio generazionale delle quattro big e una generazione che ancora non riusciva; ecco tu hai fatto il primo passo in questo senso.

Martina Trevisan: “Certo, si senz’altro io sono stata un po’ del nostro gruppo, di Jasmine, di Elisabetta, di Lucia, Sara c’è sempre però lei è da tanto. C’è sempre stata. Quindi, penso che sia stata io un po’ l’apripista e di conseguenza poi sono arrivate anche le altre tipo Elisabetta che è comunque arrivata alla seconda settimana a Parigi. Va beh, Jasmine lo sappiamo quello che ha fatto, quello che sta facendo. Quindi se è così, io posso essere solamente contenta e di cercare di ritornarci ancora una volta“.

D. Con Palermo, il rapporto è un po’ particolare. Un anno sei stata anche testa di serie numero uno con infortunio. Il pubblico palermitano non ha ancora visto la vera Trevisan

Martina Trevisan: “Si effettivamente, nell’anno in cui ero testa di serie n.° 1… ora lo posso dire avevo il COVID quindi non ho avuto una grande fortuna. Stavo veramente male e poi l’anno scorso mi ricordo che non ho avuto molta fortuna nel sorteggio anche se è stata una partita per me di rientro dopo un infortunio. Però è stata una partita molto buona quella con Daria Kasatkina. Si, senz’altro io ho un bellissimo rapporto con il pubblico e anche con il posto. Quindi non mi sento sfortunata, però penso ci siano state delle circostanze che non mi abbiano aiutato ad andare un po’ più avanti nel torneo“.

D. Domani un’avversaria ostica, una veterana del circuito. Ha anche vinto un paio di ITF 75. Come vedi questa partita?

Martina Trevisan: “Aranxta [Rus, ndr] la conosco molto bene e da tanto nel circuito. Ci siamo allenate spesso insieme. Quindi è una giocatrice che conosco molto bene. Senz’altro scenderò in campo con una tattica ben precisa cercando di metterla in difficoltà. Questo torneo della scorsa settimana mi ha aiutato molto a ritrovare un po’ di vittorie consecutive, un po’ più di fiducia anche nel mio tennis. Quindi sono contenta della posizione in cui sono“.

D. Guido Fiorito, Giornale di Sicilia: Come si sopravvive agli alti e bassi del tennis perché si va in alto, si va in basso, si risale. E’ un’altalena.

Martina Trevisan: “E’ un po’ come la vita, lo dico sempre. Se uno sopravvive alla vita, può sopravvivere anche al tennis. Senz’altro insomma è un po’ più diretta la cosa, rispetto alla vita perché nelle vita hai molto più tempo per gestire le situazioni. Invece nel tennis quando perdi due partite sei nel baratro però la cosa importante è avere voglia di continuare a lavorare, di cercare le soluzioni ai problemi e alle difficoltà che ci sono in quel determinato momento lì. Senz’altro la voglia di migliorarsi, questa penso sia la medicina per sopravvivere a momenti più difficili“.

Cipriano Colonna, Ubitennis: Innanzitutto complimenti per il titolo a a Bastad. Dopo una settimana bella intensa, come stati fisicamente a livello di energie. Sei in grado di poter affrontare un’altra settimana che possa richiederti tanti match e più quindi la fiducia accumulata o la stanchezza secondo te si farà sentire?

Martina Trevisan: “No, senz’altro quando vinci un torneo comunque anche in corpo hai in circolo un’energia positiva. Quindi senz’altro c’è un po’ più di stanchezza ma a livello più di viaggio, di spostamenti perché comunque sono posti vicini, non sono lontani ma sono totalmente diversi. Poi stamani ho preso un aereo alle 7 del mattino, il cambio tra l’altro di clima perché laggiù erano 15-16 gradi con la pioggia. Invece qui, è veramente caldo e quindi le condizioni sono diverse. E’ più l’adattamento, l’adattarsi alla nuova settimana più che alla stanchezza perché mi sento bene fisicamente“.

D. Paolo Vannini, Corriere dello Sport: C’è il rischio quando uno fa un torneo così bello, cioè dopo aver vinto cinque partite di fila, cominciare la settimana successiva non dico appagata ma insomma affaticata. C’è, è molto difficile che chi vince la settimana prima si confermi in quella successiva

Martina Trevisan: “Io l’unica volta che l’ho fatto, poi ho fatto semifinale a Parigi dopo Rabat. Quindi secondo me dipende anche dal momento in cui sei, quanto hai giocato anche prima. Io prima di Bastad, non ho giocato molto quindi in in questo momento qui che sono riuscita a fare questo torneo, a vincere queste partite; mi sento sicuramente più carica rispetto ad una settimana fa. Quindi per niente appagata“.

D. Paolo Vannini, Corriere dello Sport: C’è secondo te un effetto generale in questo momento sul tennis italiano. Lo vivete voi come giocatrici, c’è un grande aumento di popolarità. C’è un effetto Sinner, un effetto Paolini, è una cosa di cui avete riscontro proprio materialmente nella passione della gente, nell’entusiasmo con cui vai a fare ogni mattina il tuo lavoro.

Martina Trevisan: “Si, sicuramente grazie a tutti in questo momento il tennis sta vivendo veramente un boom e penso che sia molto importante anche perché per noi essere più seguiti, maggiormente aiutati anche nel tifo o sentire le persone che ci guardano e ci ammirano nel bene o nel male, comunque è qualcosa in più. Noi lo avvertiamo e secondo me c’è solamente del positivo“.

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