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Wimbledon, Musetti: “Dopo il tie-break ero confuso, sono contento per come ho reagito”

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Nell’incontro con la stampa italiana dopo il vittorioso match di secondo turno con Luciano Darderi, Lorenzo Musetti risponde con pacatezza alle domande dei reporter nostrani e, oltre al derby appena concluso, tocca argomenti come la partita di mercoledì sera tra Sinner e Berrettini e in generale il momento storico del tennis tricolore, fino a fare un accenno alla Coppa Davis, che ci vede sempre meglio equipaggiati in vista dell’impegno in difesa del titolo vinto nel 2023.

Musetti si complimenta con sé stesso per l’atteggiamento che sa mantenere nei frangenti più complicati: “ho provato tensione e frustrazione al termine del terzo set. Il tie-break mi è scivolato via in malo modo con alcuni errori, compreso un doppio fallo; oltretutto, questo veniva dopo un altro set del… cavolo, che avevo ceduto giocando male in alcuni scambi importanti. Ero confuso e sono particolarmente contento di come sia riuscito ad affrontare positivamente il prosieguo del match. Oggi ci credo di più, e il risultato si è visto”.

L’occasione è ghiotta per continuare il percorso nel tabellone: il prossimo avversario è l’argentino Francisco Comesana, incubo di Rublev e ottimo vincitore giovedì dell’australiano Walton. Musetti non lo conosce, ma non considera questa condizione un problema. “So chi è ma non l’ho visto giocare, se si eccettuano pochi scambi del primo turno contro Rublev. Nemmeno lui mi conosce, almeno nel senso che non abbiamo mai scambiato insieme, ma in ogni caso non sarà per me un limite all’efficacia del mio tennis. La cosa più importante è saper analizzare l’andamento della partita nel suo evolversi per saper apportare i correttivi giusti”.

Sul momento “italiano” del circuito e anche di Wimbledon, il pensiero di Lorenzo si spinge a immaginare l’effetto positivo e potenzialmente coinvolgente nei confronti dei fan: “peccato per i derby” – afferma – “perché qualcuno di noi deve uscire presto dal torneo. Sono state due belle partite che spero rendano chiaro a chi ci segue che sicuramente affrontiamo sacrifici, ma siamo anche molto fortunati perché facciamo qualcosa che amiamo. È un periodo storico per il nostro movimento, siamo in tanti a fare bene, sia uomini che donne e ora anche nel doppio”.

Ubaldo Scanagatta conduce Musetti a considerare, alla luce della buonissima prestazione di Berrettini sul Centre Court con Sinner, i benefici di cui può giovarsi la squadra di Coppa Davis. “Sicuramente” – conviene l’atleta di Carrara – “Jannik è il leader e la certezza, ma intorno a loro siamo sempre di più e penso anche a giovani come Nardi o Passaro o a Darderi appena rivelatosi. Inoltre, c’è anche il doppio. All’inizio abbiamo faticato a convivere con l’essere considerati come una delle squadre favorite, si sa che la Davis è particolare nel motivare le compagini meno forti e celebrate. Oggi però penso che possiamo tranquillamente rivincere. Jannik” – conclude Musetti – “con Matteo ha meritato perché nei momenti più difficili, i tie-break, è stato più forte”.

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