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Wimbledon: Sinner tentenna, ma non sbaglia e batte Hanfmann. Ora Berrettini: “Sarà durissima”

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[1] J. Sinner b. Y. Hanfmann 6-3 6-4 3-6 6-3

Parte bene, poi si inciampa, non cade e alla fine vince. Va più o meno così l’esordio a Wimbledon di Jannik Sinner, che conquista i primi due set contro Yannick Hanfmann, si inceppa nel terzo ma torna ad un buon livello nel quarto, imponendosi 6-3 6-4 3-6 6-3. Non un gran match del n°1 del mondo, ma alla fine, come praticamente sempre quest’anno, il risultato è sempre lo stesso: la vittoria.

Ad Hanfmann resta la soddisfazione di una prova davvero consistente, specialmente per buona parte del secondo e la quasi totalità del terzo set. Sinner porta il suo record del 2024 ad un clamoroso 39-3 e raggiunge Matteo Berrettini in un secondo turno da Centre Court. Il bilancio di Jannik contro italiani a livello ATP è di 13-0, con una di queste vittorie arrivata lo scorso anno proprio contro Matteo. Preparate i pop corn, ci sarà da divertirsi.

Primo set: Sinner non parte forte, ma accelera al momento giusto

La partenza di Jannik Sinner non è delle più brucianti: l’azzurro è costretto ai vantaggi nei suoi primi due game al servizio, ma in entrambi i casi si affida al servizio per chiudere i conti. L’avvio del quasi omonimo Yannick Hanfmann è invece convincente, rispecchiando la consapevolezza di un giocatore chiamato al miracolo per poter vincere. Il tedesco gioca bene, trova qualche ottima smorzata, ma è il primo a dover fronteggiare palla break.

Nel quarto gioco il n°110 ATP salva la prima chance, ma nel sesto deve arrendersi. Sinner si procura altri due break point e questa volta va a segno, disputanto un game molto attendo e mettendo in ghiaccio la frazione. Jannik tiene a 15 gli ultimi tre turni di battuta del primo set e lo conquista col punteggio di 6-3.

Secondo set: Jannik salva 5 palle break e sale 2-0

Sfruttando la scia del parziale appena conquistato il n°1 del mondo parte bene anche nel secondo set, trovando subito il break nel terzo gioco e difendendolo – a fatica – fino al termine della frazione. Sull’1-1 Hanfmann vince un gran punto, meritandosi anche gli applausi dell’italiano, che poi scarica un drittone vincente per concretizzare l’allungo.

La svolta del set arriva nel game successivo, con il tedesco che si porta sullo 0-40, ma da quel momento Sinner vince sei dei successivi sette punti – cinque dei quali arrivano direttamente dal servizio – e allunga sul 3-1. Anche nel sesto game Jannik deve salvare palle break (due), riuscendoci ancora e portandosi a condurre due set a zero: 6-4.

Terzo set: calo Sinner, Hanfmann prova a rientrare

Se c’è un aspetto che ha funzionato a singhiozzo nel gioco di Sinner è sicuramente il servizio. Nei primi due set il n°1 ATP non paga le basse percentuali non eccezionali in battuta, trovando sempre l’aiuto del servizio quando più conta, ma nel terzo la musica cambia. Alla sesta palla break complessiva Hanfmann riesce finalmente ad approfittarne, continuando a rispondere molto bene come per buona parte del secondo set.

Complice anche un calo di Jannik (con la J), Yannick (con la Y) lascia andare il braccio, trova fiducia e non uno, ma ben due break. Sul 4-0 e servizio un Hanfmann fino a quel momento perfetto restituisce uno dei due break, rischia di recuperarlo subito ma Sinner – sudando tantissimo – accorcia sul 2-4 cancellando altre tre palle break. L’altoatesino, tuttavia, paga la partenza a rilento e non riesce più a ricucire lo strappo, cedendo 6-3 il terzo set.

Quarto set: Jannik si ritrova sotto il tetto e raggiunge Berrettini

Tra il terzo e il quarto parziale c’è una pausa di circa dieci minuti, utile alla chiusura del tetto per far fronte all’imminente oscurità londinese. Uno stop certamente utile al n°1 del ranking, che ha la possibilità di schiarirsi le idee e tornare a far male nelle condizioni da lui predilette, quelle indoor.

Sotto lo sguardo attento (e forse un po’ preoccupato) di Anna Kalinskaya, giunta sul Court 1 per supportare l’azzurro, Sinner torna a spingere da fondo e a trovare buona intensità. L’unica palla break di tutto il quarto set è in favore di Jannik, che la sfrutta e la difende fino alla fine come fosse oro. “Sono molto contento di essere al secondo turno, è splendido essere qui” – esordisce il 22enne di Sesto Pusteria nell’intervista a caldo.

Hanfmann ha giocato molto bene e ha servito alla grande, spero di riuscire ad alzare il mio livello al secondo turno e vedremo che cosa succederà. Non sempre si riesce a controllare tutto su erba, sono stato breakkato subito nel terzo ma ho reagito in maniera molto positiva nel quarto – spiega ancora Jannik, che chiude 6-3 6-4 3-6 6-3 dopo quasi tre ore. Inevitabile, alla fine, un pensiero sul prossimo turno contro Matteo Berrettini: giocare uno Slam da n°1 è un grande privilegio, è una sensazione stupenda ma ogni partita inizia sullo 0-0. Con Matteo sarà durissima, ha già raggiunto una finale qui e sa bene come giocare su questa superficie. Sarà una bella sfida. Appuntamento a mercoledì, molto probabilmente sul campo più importante della storia del tennis.

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