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Wimbledon, Paolini: “All’inizio ero nervosa, poi ho reagito e mi sono rilassata”

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Comprensibilmente entusiasta, in questo caso ancora più del solito dopo la vittoria al primo turno conto Sorribes Tormo 7-5 6-3, la testa di serie n.7 Jasmine Paolini si è presentata in conferenza stampa dopo la sua prima vittoria sull’erba di Wimbledon.

Un tuo commento sul match.
Sapevo che sarebbe stata una partita dura, perché conoscevo Sorribes per esperienza diretta, avendoci giocato contro l’anno scorso a Palermo. Lei ti fa pensare molto, perché può rallentare il gioco con i back, ma sa anche venire a rete. A Palermo il primo set era stato durissimo. Tutto sommato questo di Wimbledon è stato un match con alti e bassi, ma sono contenta di averlo chiuso in due set.

C’è qualcosa di diverso in te, a parte il fatto che non hai trovato Petra Kvitova (affrontata due volte di fila all’esordio a Wimbledon nel 2022 e 2023)?
Beh, già questo mi sembra (ride)… No, seriamente, negli anni passati avevo anche giocato dei buoni match, tutti e due persi al terzo. Quest’anno è sicuramente diverso, essere testa di serie a volte può darti turni più semplici (ma non sempre: potevi anche capitare contro Osaka o Muchova), ma un po’ più di nervisismo te lo dà. Comunque preferisco la situazione di oggi.

Forse la Paolini del passato dopo non aver chiuso il set sul 5-4 e servizio, avrebbe finito per perderlo. Invece oggi l’hai vinto con sicurezza.
All’inizio ero un po’ nervosa, ma ci stava. Sono anche stata un po’ fortunata con il nastro sulla palla break, ma comunque ho saputo reagire cercando di andarmi a prendere il set. Poi nel secondo set mi sono sentita più libera e rilassata.

Quali sono state le indicazioni di Furlan in vista dei tornei su erba?
Siamo andati a Eastbourne con un po’ di anticipo per provare ad adattarmi al meglio. La cosa più difficile è muoversi, cercando di stare più bassa con le gambe. Poi abbiamo lavorato su servizio e risposta, sfruttando di più gli angoli, con più slice. Ma senza stravolgere il mio gioco, solo qualche adattamento.

Quanto è diversa l’erba di Eastbourne rispetto a quella di Wimbledon? Fra l’altro a Eastborune hai affrontato una giocatrice come Kasatkina che ha affinità con Sorribes Tormo.
Quando ho giocato con Kasatkina l’erba era molto più rovinata, ma tutto sommato non c’è una grande differenza. Forse qui a Wimbledon il rimbalzo è leggermente più basso, ma non te lo saprei dire con certezza. Comunque sia il match contro Kasatkina, che quello del turno precedente contro Boulter, che l’erba la conosce bene, mi hanno aiutato. Mi hanno fatto capire che anche sull’erba me la posso giocare.

Dopo i primi game si è alzato un vento laterale a folate. Quanto è stato difficile?
Non è semplice, e qualche rovescio ogni tanto mi è partito… Anche a Eastbourne la scorsa settimana c’era un gran vento. Quando sei in campo cerchi di calcolarlo, ma non è sempre facile. Ma il vento c’è per tutte e due, e chi si adatta meglio e lo sa gestire meglio, alla fine ne trova tanto giovamento.

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