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Wimbledon, Osaka: “Se a Parigi non avessi incontrato subito Swiatek…”

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Torna a Wimbledon Naomi Osaka, il cui ultimo match nel torneo più famoso del mondo risale al 2019, sconfitta all’esordio da Putintseva. Non un gran feeling con l’erba per Naomi, quattro volte campionessa Slam sul duro, trionfi equamente divisi tra New York e Melbourne. In tabellone grazie a una wild card, Osaka è stata sorteggiata contro la francese Diane Parry. A ‘s-Hertogenbosch, dove è stata sconfitta ai quarti da Bianca Andreescu, aveva detto, “lo prendo come se fosse il mio primo anno sull’erba”. Comprensibile, dopo cinque anni di assenza.

Secondo il suo allenatore, Wim Fissette, gli obiettivi di Naomi al rientro dalla maternità “erano di fare molto meglio su terra battuta e su erba”. Al Roland Garros è davvero arrivata a un passo (un dritto o poco più) dal battere la regina del ranking Iga Swiatek. “Dopo Parigi” ha detto ancora Fissette a WTAtennis, “si sentiva tipo, ‘ hey, posso davvero dire la mia in futuro sulla terra’ e sicuramente si è portata quella fiducia sull’erba. Nei prossimi cinque anni, giocherà per vincere uno dei quattro Slam. Anche se sappiamo che probabilmente sull’erba sarà più difficile che sul cemento, lei crede sempre più di poter essere una tennista completa su ogni superficie”.

Osaka ha i colpi per poter essere pericolosa sull’erba, ma le manca sicurezza negli spostamenti. Fissette racconta che a Maiorca, subito prima dell’allenamento, Naomi aveva chiesto al fisioterapista se fosse il caso di fasciarsi le ginocchia, “giusto per gli spostamenti e potrei cadere”. “Scivola e basta, su” gli ha risposto lui e le ha fatto fare gli esercizi per scivolare.

La ventiseienne giapponese e il suo coach avevano guardato diversi filmati prima della stagione sulla terra. Filmati di giocatrici con uno stile simile a Osaka, come Elena Rybakina, capace di ottimi risultati sul rosso nonostante non sia certo la superficie preferita. Lo stesso hanno fatto per prepararsi a Wimbledon, che ha visto trionfare “colpitrici potenti, giocatrice di eccezionale mobilità come Kerber e Halep o dotate di gran servizio come Serena e Rybakina” ha spiegato Fissette. “Devi adottare la migliore strategia per te stessa”.

Tornando a quanto sperimentato a Maiorca, questa domenica a Londra Naomi ha rivelato di aver chiesto il parere di un esperto, il sette volte campione di Wimbledon Novak Djokovic: “Ho cercato di scivolare sull’erba. Ho domandato a Novak come ci riesce. Ci ho provato qualche volta, ma mi spaventa. Credo che aspetterò che l’erba diventi un po’ marrone. Lui però mi ha detto che non importa se cade, si rialza e continua a farlo. Ha detto che devo superare la paura di farmi male”.

“È un po’ strano perché sento di star giocando davvero bene quest’anno, ma non raggiungo molti quarti di finale”. In effetti, oltre al citato Libema Open, solo a Doha lo scorso febbraio Naomi è arrivata tra le ultime otto. “Ho la sensazione che, se non avessi incontrato Iga, sarei arrivato molto avanti a Parigi. Ho solo bisogno di un po’ di fortuna” ha continuato Osaka secondo quanto riporta AFP. “A Berlino ho perso al primo turno ma ho imparato molto. Ho buone sensazioni. La gente mi dice che ho il gioco per l’erba”.

Non resta che aspettare lunedì, terzo match sul Campo 2, per vedere se già contro Parry riuscirà a mettere in pratica i suggerimenti di Nole.

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