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WTA Eastbourne: Paolini è anche erbivora. Batte Boulter e conquista la sua prima semifinale sul verde

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[3] J. Paolini b. K. Boulter 6-1 7-6 (0)

Non c’era certo bisogno di un torneo sull’erba per constatare i progressi di Jasmine Paolini dopo una stagione in cui ha già vinto un 1000 e fatto finale in uno Slam, ma come ulteriore tappa di questo percorso virtuoso è arrivata anche la prima semifinale sull’erba. Prima di questa settimana Jasmine non aveva mai vinto un match in un main draw sul verde, mentre oggi l’azzurra è stata in grado di battere in due set una giocatrice come Katie Boulter che di questa superficie è una sorta di specialista avendo vinto a Nottingham sia l’anno scorso che una manciata di giorni fa. La numero 1 d’Italia, e 7 del mondo, è riuscita a gestire una partita resa molto complicata da un vento forte e costante che ha mandato Boulter in totale confusione al servizio. Jas giocherà quindi la semifinale del WTA 500 di Eastbourne in cui affronterà Kasatkina o Raducanu. In prospettiva l’obiettivo è duplice: non solo il titolo del Rothesay International ma anche il sorpasso a Vondrousova alla sesta posizione del ranking WTA.

Primo set – Sembra ci sia equilibrio ma poi Boulter va in confusione

La partita si presenta come equilibrata e di buon livello. I due game iniziali vanno entrambi ai vantaggi con già occasioni di break da ambo i lati. Jasmine supera il primo momento delicato con un ottimo back di rovescio di approccio alla rete, mentre Boulter annulla ben tre palle break nel secondo game servendo bene e cavandosela al volo. Il servizio non l’aiuta ma anzi la danneggia nel turno successivo perché questa volta, sulla chance concessa a Paolini, Katie commette doppio fallo. Dopo il break, la giocatrice britannica si perde completamente: il vento le dà enormemente fastidio in battuta e i doppi falli (con errori macroscopici) diventano un appuntamento fisso. Dal canto suo, l’azzurra aggredisce bene le seconde dell’avversaria e conquista un altro break che poi gestisce con autorevolezza fino al 6-1 che chiude il primo parziale dopo 35 minuti.

Secondo set – Il vento riapre i giochi ma Paolini domina il tie-break

Nonostante le evidenti difficoltà mostrate, Boulter si mantiene comunque positiva e i dialoghi con la sua allenatrice sono all’insegna della serenità. Anche grazie a questo atteggiamento, il suo avvio di secondo parziale è decisamente migliore rispetto alla conclusione del primo. Le incertezze al servizio non scompaiono, ma la numero 32 del mondo riesce a compensare trovando angoli molto interessanti con il dritto da fondocampo. Ogni turno di battuta rischia però di tramutarsi in un incubo per lei e sul 2-2 Jasmine la porta ai vantaggi. Qui emerge un altro aspetto di difficile gestione per Katie che quando potrebbe spingere da metà campo con palle da colpire sopra l’altezza delle spalle non ha la fiducia necessaria per incidere esponendosi ai passanti di Paolini che così spezza l’equilibrio anche in questo set.

La strada sembra, anzi è, in discesa ma il vento, proprio game in una corsa ciclistica, non può far stare tranquilli fino al traguardo. Ecco infatti che sul 4-3 un paio di colpi innocui di Boulter diventano molto insidiosi proprio a causa del vento che non permette all’azzurra di arrivare bene sulla palla e chiudere il punto. La giocatrice di Leicester si procura così un’insperata palla break che concretizza al termine di uno scambio nuovamente all’insegna dei capricci del vento che soffia a favore della britannica. Con queste condizioni è la qualità della partita a risentirne decisamente: per entrambe è difficile fare gioco e gli errori superano di gran lunga i vincenti. Sul 5-5 Jasmine ha l’occasione per andare a servire per il match ma la spreca con una palla corta che si ferma a rete.

Si approda quindi al tie-break e qui Paolini fa valere tutta la sua solidità gestendo con calma ogni punto alla ricerca della palla giusta per spingere. Boulter, invece, non riesce ad azzerare gli errori (trovandosi anche dalla parte di campo in questo momento più penalizzata dalla direzione del vento) e i punti scorrono con la stessa rapidità con cui si era concluso il primo set. In un amen l’azzurra è già sul 6-0 e mette poi la ciliegina sulla torta con l’ace che la porta in semifinale dopo un’ora e quaranta minuti di gioco.

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