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L’erba non toglie il sorriso a Jasmine Paolini : “Non mi aspetto nulla. A volte mi sento una pessima tennista”

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Dopo la finale raggiunta al Roland Garros 2024, sconfitta dalla n. 1 del mondo Iga Swiatek, torna in campo, per la prima volta quest’anno sull’erba, Jasmine Paolini, che mercoledì in chiusura di programma sarà impegnata contro la belga Elise Mertens. La 28enne toscana, alla vigilia del suo esordio al Rothesay International Eastbourne 2024, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di WTA Insider, parlando innanzitutto dell’affetto ricevuto.

Sono davvero felice di dare un’immagine positiva di me stessa. Sorrido sempre, ma io sono così, non lo sto forzando. Sono felice che alla gente piaccia questo, ma non sto facendo nulla di più rispetto a come sono realmente e questo è un bene. Onestamente ho sentito tanto affetto, anche dal Paese di mia madre, la Polonia. Ho ricevuto molto supporto su Instagram, è bello sentire che le persone hanno una buona considerazione di me“.

Jasmine Paolini ha poi parlato dell’adattamento alla nuova superficie: Giocare sull’erba è interessante, questo è certo. A volte va meglio, a volte va peggio. In alcuni casi vorrei piangere, in altri mi diverto. Ricordo che in alcuni anni piangevo quasi ogni giorno e se non lo facevo ero comunque molto triste. Devo accettare che le cose su questa superficie non sono facili. A volte sull’erba ti senti pessima a giocare a tennis. Servi bene e ricevi una risposta vincente. Rispondi bene e ricevi una risposta vincente dalla tua avversaria, quindi pensi di essere davvero pessima. Magari non giochi buoni scambi, combatti per ogni singolo punto e ricevi solamente vincenti contro. A me è successo ed è frustrante, perché penso di non capire bene cosa devo fare”.

Infine la chiosa sulla partecipazione al torneo sull’erba di Eastbourne: Cerco di venire qui con la mente libera. Non sarà la stessa cosa del Roland Garros, quindi non mi aspetto nulla. Nel bene e nel male non mi aspetto nulla. Mi basta entrare in campo e provare a fare il mio gioco, ad adattarmi al meglio, a lottare e a cercare di capire meglio il gioco, perché non sarà la stessa cosa. Ogni anno faccio più esperienza, quindi spero che quest’anno vada meglio, ma non voglio mettermi pressione, dal momento in cui è già troppa.

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