Muore d’infarto giocando a tennis: aveva 62 anni
Gioca una partita di tennis con il cugino che non rivede da tre anni, al Tennis Club di Oriago, ma verso il termine di uno scambio, Andrea Marcato, 62 anni, tennista agonista, stramazza al suolo e muore sul campo colpito da infarto. È successo mercoledì 19 giugno alle 17.45 nei campi da tennis di via Lago D’Albano, una struttura da poco recuperata e inaugurata.
A spiegare che cosa sia successo è Gianluca Galli presidente del Tennis Club. «Andrea», racconta, «è un atleta senior over 60 era arrivato nel campo da tennis di Oriago in via Lago D’Albano dopo essersi accordato con il cugino per una partita di tennis. Era tre anni che non vedeva il cugino e per questo si era accordato per disputare questo incontro in piena rilassatezza. Era iscritto al Tennis club di Camponogara, ma era anche stato un fruitore nel corso degli anni dei campi da tennis di Oriago, prima della loro ristrutturazione».
Marcato è stato colto da infarto mentre stava andando a raccogliere una pallina a fondo campo. «Mentre stava camminando», racconta il presidente , «è caduto improvvisamente. Subito si è capito che stava molto male. I ragazzi che erano là mi hanno subito avvertito».
I soccorsi
Il primo soccorso è stato fatto con il defibrillatore. «Ho fatto io il massaggio cardiaco», prosegue Galli, «ma purtroppo non c’erano segnali di miglioramento». Sul posto, nel frattempo, allertati dal cugino e dai responsabili della struttura sportiva, sono arrivati anche i soccorsi medici con l’ambulanza dall’ospedale di Dolo. Gli operatori sanitari però non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Andrea Marcato per arresto cardiocircolatorio. Per i famigliari arrivati è stato un vero e proprio shock. L’uomo infatti aveva appena fatto un controllo medico al cuore e anche un check up completo per poter giocare a tennis. L’uomo risiedeva con la moglie nella zona di Catene a Marghera.
Lascia la moglie e 2 figli e tanti amici. I funerali si terranno nei prossimi giorni a Marghera. Il tennis club Oriago intanto si stringe intorno alla famiglia. «Siamo vicini», conclude il presidente, «ai famigliari di Andrea Marcato. In un prossimo futuro ragioneremo anche della possibilità di dedicargli un torneo in memoria». —
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