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ATP Queen’s, Arnaldi troppo intermittente: il tie break sorride due volte a Hijikata

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R.Hijikata b. M.Arnaldi 7-6(0) 7-6(7)

Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Matteo Arnaldi al Queen’s. L’ostacolo che ne ha decretato l’uscita di scena corrisponde al nome di Rinky Hijikata, più costante rispetto all’azzurro e maggiormente pronto nei due tie break che hanno deciso la sfida. L’australiano la spunta sul numero tre di Italia con il punteggio di 7-6(0) 7-6(7) in più di due ore di gioco. Ai quarti di finale incontrerà il vincente tra Grigor Dimitrov e Sebastian Korda.

Primo set: Arnaldi infila quattro game di fila ma non basta, è 1-0 Hijikata

Il primo confronto su erba tra Matteo Arnaldi e Rinky Hijikata inizia con quattro game interlocutori, quando sul 2-2 il primo a passare è il numero 98 al mondo che sfrutta un passaggio a vuoto dell’avversario e gli strappa la battuta. Il ligure prova subito a rimediare ma nonostante la partenza 0-30 l’avversario riesce a confermare il break. Da un piccolo spiraglio si apre un burrone, perché Arnaldi continua ad andare fuori giri con il dritto, e con un gratuito completa un game molto confusionario che lo vede cedere il servizio per la seconda volta nel set, spalancando le porte a Hijikata sicuramente più centrato e attento del sanremese. Matteo prova a non farsi schiacciare dall’australiano e sul 30-30 grazie ad un bel rovescio si apre il campo e si concede un’ultima chance per riaprire il set: risposta nei piedi e dritto in rete che da un po’ di ossigeno al numero tre di Italia. Break che viene confermato nel match successivo, dove il verdetto del primo round è sulla racchetta del giocatore aussie. Il primo punto è proprio del nativo di Sydney che dopo reiterati back da parte di entrambi, porta l’avversario a sbagliare di rovescio. Matteo non molla di un centimetro e con lo stesso fondamentale tira un vincente che annulla il primo set point. Contraccolpo importante per il rivale che non solo non chiude, ma offre anche palla break. L’italiano non si lascia pregare, intuisce l’attacco del classe 2001 e lo punisce di dritto. Quando sembra fatta, il tennista azzurro prova a complicarsi la vita quando offre quattro palle che manderebbero nuovamente il rivale a servire per il set. Niente paura perché Matteo si tira fuori dai guai e si garantisce il tie break, che puntualmente arriva. La poderosa smashata con cui l’australiano si prende il primo mini break è il preludio ad un tie break dove rasenta la perfezione mentre il numero 35 del ranking non riesce neanche a muovere lo zero dal punteggio senza mai mettere la prima in campo.

Secondo set: Il tie break è ancora di Hijikata, Arnaldi va ko

Inanellare 4 game di fila e non trovarsi un set in cascina puó esssere demoralizzante, ma l’obiettivo di Arnaldi deve essere voltare pagina. Switch mentale che sembra esserci perché il sanremese parte più aggressivo e con meno incostanza. Il back di Hijikata è troppo corto ed è un invito a nozze per il dritto dell’italiano che si procaccia una palla break. L’australiano non si distrae e tiene il servizio con qualche patema. Lo 0/3 sulle palle break con cui Matteo si appresta a servire sotto 4-3 purtroppo non è un dato su cui recriminare perché, così come nel terzo game, anche sul 3-3 l’aussie fronteggia brillantemente due situazioni di pericolo, giocando con pazienza e sfondando al momento giusto prima di dritto e poi di rovescio. Sul 5-4 è il momento di stringere i denti per il numero 38 al mondo quando con un sanguinoso errore di dritto in rete manda l’avversario a match point: buona prima centrale e occasione annullata. Il nativo di Sydney non demorde e ha un’altra chance per chiudere la contesa, stavolta è lo schiaffo al volo a venire in aiuto all’azzurro. Si va sul 5-5 pari e tutto sembra suggerire un nuovo tie break. Poca spinta con le gambe e il rovescio si spegne in rete: il primo mini break è nuovamente di Rinky, dritto in contropiede dell’azzurro e si ritorna on serve. Equilibrio che dura lo spazio di un mattino perché al cambio campo lo score recita 4-2 Hijikata. Anche un pizzico di sfortuna per il sanremese perché il nastro apparecchia bene per il rovescio dell’avversario che ha a disposizione 3 match point. Matteo ne annulla due mentre sul 6-5 e servizio è Rinky a dargli una mano con un dritto completamente sballato. L’australiano perde la bussola e compie lo stesso identico errore che manda Arnaldi al primo set point. Lo scambio più bello della partita vede sorridere il numero 98 del ranking. Sorride ancora quando si rende conto che il quarto match point è quello buono, con la stecca dell’azzurro che sancisce la propria sconfitta in due ore di gioco. 

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