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ATP ‘s-Hertogenbosch: trionfa un De Minaur a tratti devastante, Korda lotta ma non basta

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[1] A. De Minaur b. [7] S. Korda 6-2 6-4

Vince e convince Alex De Minaur che, battendo in finale Sebastian Korda, mette la ciliegina sulla torta a un Libema Open dominato in lungo e in largo dove non si è fatto sfuggire neanche gli spiccioli di un set superando nei turni precedenti Zizou Bergs, Milos Raonic ed Ugo Humbert. Da lunedì passerà dal numero 9 al 7 del ranking. Alex vince l’atto conclusivo dell’ATP 250 di Hertogenbosch 6-2 6-4. Dopo i primi giochi di equilibrio l’australiano, rompe gli argini e con ritmo e precisione prende il sopravvento su Sebastian Korda nel primo set. Lo statunitense, nel secondo, reagisce con tutta la sua forza ma invano. Per il 25enne di Sidney è il secondo titolo ATP dell’anno dopo il 500 di Acapulco, il nono in totale. Per il 23enne statunitense, numero 26 del ranking, continua invece la ricerca dell’affidabilità mancante. Pur esprimendo un gioco a tratti delizioso e sempre elegante, in finale non concretizza quasi mai: solo una vinta (Atp 250 di Parma) su sette nel tour. Un torneo per lui comunque positivo: dopo i match tribolati contro Tristan Schoolkate e Luca Nardi, lo statunitense è salito di livello dominando la sfida contro Tommy Paul nei quarti di finale e spadroneggiando con il campione in carica Tallon Griekspoor in semifinale. Ma riavvolgiamo il nastro.

Primo set: prima l’equilibrio, poi il passaggio a vuoto letale di Korda

Si parte in pieno equilibrio. I primi cinque giochi sono vinti tutti al 30, nessun pericolo da scampare per nessuno dei due protagonisti. Sebastian Korda nel quarto gioco, reagisce a un doppio fallo con due ace e dimostra di essere sul pezzo. Il 25enne australiano non è da meno: sigilla il gioco successivo con un dritto che sibila sul lungolinea. Poi arriva il primo passaggio a vuoto per lo statunitense: le prime non entrano, due errori, un pallonetto intelligente e sublime di De Minaur e un doppio fallo nel momento più inopportuno. È break. L’australiano avanza 4-2. E non si ferma più, tiene il suo set e si porta 40-0 su quello di Korda che tampona prendendosi un 15 ma poi soccombe al ritmo asfissiante di De Minaur. In 29 minuti il 25enne fa suo il set: un 6-2 più eloquente che mai.

Secondo set: superflua la strenua resistenza di Korda

Sebastian non parte male. Con una splendida volée di rovescio tenta di tirarsi su il morale ma le sue risposte non sono altrettanto brillanti e De Minaur inanella il quinto gioco consecutivo. Nel game successivo Korda con le unghie e con i denti smantella tre palle break ma poi deve cedere a un De Minaur glaciale, capace di incamerare il sesto gioco consecutivo. Tutto sembra finito. Ma non è così. Sebastian con grande umiltà e pazienza rimane in gioco e sferra il break. Più sicuro, tiene anche il suo servizio. 2 pari ed equilibrio incredibilmente ristabilito. Ma l’australiano non si fa intimorire e alla prima occasione utile si riprende il break. 4-2 avanti. L’americano ancora una volta si arma di pazienza e si prende addirittura tre palle break ma tutte sciupate. Anche la quarta. Nel gioco dopo è lui, paziente e ordinato, a sventare due palle cruciali, due match point, e allungare la partita. Con coraggio, contrattaccando al momento più opportuno, Sebastian Korda si prende inaspettatamente anche il break. Lo statunitense è però stremato: le vescisce sui piedi, prontamente incerottate, ne sono la prova lampante. Eppure ha la palla dell’aggancio, del 5 pari. Sciupata. Complici delle imprecisioni, figlie della stanchezza, e la fortuna, non sempre dalla sua parte, Sebastian cede a un De Minaur che non molla un colpo. Finisce 6-4. Alex festeggia il secondo titolo dell’anno e il numero 7 in classifica da lunedì. Sebastian ha le mani tra i capelli dallo sconforto. Ancora una finale persa. Ma arriverà un’altra occasione, questa volta da sfruttare.

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