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ATP Stoccarda: un Draper impeccabile batte Nakashima e vola in finale

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[6] J. Draper b. B. Nakashima 6-3 6-3

Un sabato indimenticabile per Jack Draper. Vola alla sua prima finale sull’erba battendo Brandon Nakashima all’ATP 250 di Stoccarda grazie a un servizio impeccabile e a solidità e aggressività da vendere. Da lunedì diventerà anche numero 1 di Inghilterra. Un traguardo tagliato ad appena 22 anni. Il più giovane dai tempi di Andy Murray: Era il 2009 e qualche anno dopo il britannico sarebbe diventato numero 1 al mondo. Adesso si giocherà il titolo col vincente del derby azzurro tra Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Ma riavvolgiamo il nastro. Jack Draper, numero 40 del ranking, arriva a questa semifinale sulla scia di tre vittorie combattute contro avversari di livello: Sebastian Ofner in due tie-break, Marcos Giron ed il campione in carica Frances Tiafoe, battuto in tre set. L’americano Brandon Nakashima, 70 del mondo, allenato da Davide Sanguinetti, si presenta invece all’appuntamento certamente meno strapazzato dopo il turno di riposo per il ritiro ai quarti del finalista dello scorso anno Jan-Lennard Struff. Per i due tennisti, 22 anni entrambi, nel mirino la prima finale sull’erba. 

Primo set: prima l’equilibrio, poi Draper dilaga

Si comincia con al servizio lo statunitense. Subito arriva la palla break: sventata e game custodito da Nakashima che nel gioco dopo sfoggia un rovescio lungolinea che fa capire che è sul pezzo. Parte con più sicurezza di Draper ma l’inglese ha dalla sua parte un servizio trainante: gli ace non mancano mai all’appello. Sì procede sui binari dell’equilibrio fino al 3 pari. Il sesto gioco risulta il più movimentato, alla quinta palla break del match, Draper ce la fa: spinge col dritto e consolida a rete. È 4-3 per il britannico che infila tre ace nel gioco successivo tenendolo con nonchalance. Poi prende il sopravvento, sfoderando rovesci profondi. L’atteggiamento è diverso: all’arrembaggio e all’attacco. Incute pressione e Nakashima è ancora più timoroso al servizio. L’inglese sale in cattedra, aggredisce imperterrito e si prende il gioco. In 45 minuti Draper si accaparra il set 6-3 infilando 5 giochi consecutivi e senza concedere nemmeno l’ombra di una palla break.

Secondo set: Draper freddo e implacabile scappa via

Nakashima riesce a uscire dal tunnel e ricomincia a tenere il servizio. Ma Draper è ormai sicuro di sè. Si procede senza colpi di scena fino al 3-2 per l’inglese ma un dato parla chiaro: Jack ha concesso un unico punto nei suoi turni di servizio. Brandon prova a rifarsi. Sorprende con un serve and volley ma nei punti dopo Draper non perdona, gioca sulle righe in proiezione anteriore: è break. L’inglese prende la rincorsa e mette a segno anche il 5-2. Ora Brandon è scoraggiato, sotto 30-0 al servizio in quello che potrebbe essere il suo ultimo gioco. Ormai dato per vinto inaspettatamente riesce però a scuotersi, 4 punti consecutivi e partita allungata. Ma Draper nel suo gioco non si fa intenerire: implacabile e freddo, chiude i conti 6-3 con l’ace numero 13. Ora, aspetta uno tra Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini con la verde speranza di conquistare il primo titolo Atp.

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