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Pagelle Roma: quanto m…anca Jannik-

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Che peccato, ragazzi, è finita. Come passa veloce il tempo quando ci si diverte. Il Presidente Binaghi ha annunciato che il prossimo anno ci sarà un terzo campo con posti numerati, ma in realtà ci vorrebbe una terza settimana di torneo, anzi una quarta considerando le qualificazioni, anzi una quinta considerando le pre-quali.


È ormai riduttivo parlare di quinto slam, sarebbe  il caso di declassare subito gli Australian Open – ah no aspetta li abbiamo appena vinti – o gli Us Open o il Roland Garros o Wimbledon. D’altronde la finalista Sabalenka (8) finalista del torneo, lo ha detto chiaramente “Per me questo torneo vale quanto uno slam”. Binaghi ha provato subito a scritturarla come testimonial del torneo ma poi ha dovuto cedere il passo a Lukashenko, amico fraterno di Aryna, per evitare l’invasione della Sardegna.
Peró certo, il Presidente ha onestamente riconosciuto che ci sono piccole cose da migliorare: non  ci si può lasciar soffiare sotto il naso Albano (3) dalla Coppa Italia, il prossimo anno lo vogliamo sul centrale a cantare l’inno nazionale. 

Il torneo è iniziato sotto i migliori auspici, con i forfait di Sinner e Alcaraz e con la celebrazione della Coppa Davis a porte chiuse e senza Sinner a casa con la febbre (ma il giorno dopo guarito per esigenze di sponsor, forse tra essi ci sarà la Tachipirina). 
È arrivato poi anche il ko di Berrettini, Musetti si è ammalato ed è durato un set ed anche Arnaldi stava più di là che di qua: a quel punto Binaghi ha pensato di ingaggiare Doctor House per l’edizione 2025.


Erano 23 azzurri in gara, erano giovani e forti e nessuno ha raggiunto gli ottavi. Luciano Darderi (7) e Francesco Passaro (8) sono gli eroi che hanno salvato la bandiera tricolore, e per fortuna che c’è il doppio. 

Sull’infortunio di Sinner ovviamente sono state avviate 3 interrogazioni parlamentari, il Ministero della Salute ha stanziato tutti i fondi residuo del Pnrr, il Ministero degli Esteri ha richiamato gli ambasciatori dalla Spagna a causa dei campi madrileni infidi, veglie di preghiera sono state organizzate in piazza San Pietro, d’altronde si sa, Parigi val bene una Messa. In ogni caso filtrano buone sensazioni per il recupero di Jannik Sinner per il torneo di seconda fascia che si terrà appunto a Parigi, anche se si è temuto il peggio quando il nostro campione ha deciso di svolgere la riabilitazione al J Medical dove era atteso da un momento all’altro Allegri. Per fortuna il Presidente Binaghi è intervenuto con i piani alti della Real Casa per l’immediato esonero del tecnico ed evitare che la sua furia si abbattesse anche sul malcapitato Jannik. 


Per il resto il pubblico romano è stato come al solito l’assoluto protagonista del torneo. L’insensibile Djokovic (3) non ha saputo apprezzare il gentile omaggio di un tifoso che voleva offrirgli un po’ di acqua subito dopo il match, l’astioso Korda ha avuto il barbaro coraggio di fidanzarsi con la figlia di Pavel Nedved e presentarsi a Roma contro il romano Cobolli, l’antipatica Kenin ha osato lamentarsi del campo bagnato beccandosi gli improperi del Foro. E via così con ululati tra la prima e la seconda e risate sguaiate del telecronista Rai sul doppio fallo sul match point delle avversarie di Errani e Paolini (8) “Un’osmosi di cattive maniere dal limitrofo campo di pallone: italopitechi!” Quanto ci manca Gianni Clerici in questi momenti.


In ogni caso il torneo è stato scosso dal caso Giorgi e dal suo misterioso ritiro. Abbiamo letto di tutto: fuga all’estero per evitare il fisco e la giustizia, litigi familiari, immobili lasciati senza pagare il fitto, mobili rubati. In realtà Camila ha precisato che per avere sue notizie reali bisogna guardare solo il suo profilo Instagram: ebbene, guardando quello si capisce perfettamente che non c’è bisogno di nessun comunicato stampa, Camila il tennis l’ha lasciato da almeno un anno.

Checchè ne dica il Direttore (vedete che sito democratico siamo? Peccato che invece di mandarmi a Parigi ora mi manderà al challenger di Skopje) il torneo non lo ha salvato Zverev (9) ma Iga Swiatek (10), anche se una nota “talent” televisiva ed ex prime 40 del mondo ci ha tenuto a precisare che “vedo la Swiatek giocare e mi chiedo come faccia ad essere la numero 1 del mondo”. Noi quando la vediamo giocare dal vivo capiamo invece che di ragazze con un tennis così nel circuito femminile ce ne sono state davvero poche. Ma tanto noi facciamo solo satira…


È stato comunque il torneo dei cileni (ripieni di zucchero o no) Tabilo (8) e Jarry (9) anche se Pietrangeli ha voluto precisare che “ai miei tempi i cileni li battevano senza problemi ora invece dominano”. Un cileno a Roma non si vedeva dai tempi di Salas, quello del “Che ce frega del cileno noi c’avemo Totti-gol”. Ora visto le simpatie laziali del semifinalista americano, il coro si è trasformato in  “Che ce frega dei cileni noi c’avemo Tommy Paul” (8).

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