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WTA Roma: Sabalenka domina Collins, sarà finale con Swiatek [VIDEO]-

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[2] A. Sabalenka b. [13] D. Collins 7-5 6-2

Sarà Swiatek vs Sabalenka la finale degli Internazionali BNL d’Italia, rivincita dell’emozionante ultimo atto andato in scena a Madrid meno di due settimane fa. Dopo il successo di Iga su Coco Gauff, Aryna Sabalenka esce vittoriosa su Danielle Collins per la sesta volta in altrettanti confronti, l’ultimo proprio nel WTA 1000 spagnolo, agli ottavi. 7-5 6-2 in un’ora e ventitré il risultato a favore della numero 2 del mondo.

Aryna è partita forte, oltre al gioco in spinta ha sfoderato tre smorzate perfette sotto ogni aspetto, anche se poi, dopo che la quarta si è rivelata un assist, avrebbe aspettato la metà del secondo parziale per giocarne (malissimo) un’altra e… un’altra. Ma nel giovedì sera romano non sono quelle ad aver fatto la differenza: troppo poche le prime di servizio in campo per Collins quando dall’altra parte c’è una giocatrice come Aryna che mette pressione e ti prende il campo.

Forse, però, oltre alle prime e forse di più, è stata proprio Danielle a essere quasi assente. Perché il match ha certamente offerto colpi vincenti da applausi anche da parte sua, ma la sensazione è che non ci fosse quella sana cattiveria che la contraddistingue e conferisce valore aggiunto ai suoi match sia in termini di prestazione sia di coinvolgimento dello spettatore, e sono mancati gli scambi intensi.

Peccato perché la tennista di St. Petersburg era arrivata all’appuntamento senza perdere set e, a dispetto della presenza delle prime tre del mondo tra le quattro semifinaliste, da “falsa intrusa”: numero 15 del ranking, è quarta nella Race sull’onda di una grande stagione dove è terza per numero di vittorie. Grande merito va a Sabalenka, che ha giocato un match aggressivo ma non furibondo, limitando a poche occasioni i “fuori giri”.

Primo set – Poche prime per entrambe, ma Sabalenka non perdona

In ribattuta, Danielle rimane sempre appena dietro la riga di fondo, mentre Aryna si prende un po’ più di spazio sulla prima per poi mettere i piedi in campo sulla seconda. Al terzo game c’è una chance di sorpasso per Collins, ma si fa cogliere in incomprensibile contropiede dopo una buona risposta, così l’altra tiene piazzando un’ottima smorzata e l’ace. Sembra tesa, la trentenne della Florida, sbaglia qualcosa, qualcos’altro lo mette Sabalenka spingendo con precisione e sale 3-1.

Danielle fulmina con due risposte da sinistra, non abbastanza per creare grattacapi alla battuta avversaria, ma almeno rimane in scia, con il livello del match che sale rapidamente. Collins non perdona quando la prima avversaria non entra e torna a palla break che non ha di giocare perché arriva il doppio fallo: un classico caso di errore non forzato però forzato (dalle foto-risposte statunitensi). Aryna pareva poter volare facile verso il primo traguardo e invece, fin troppo velocemente, viene agguantata sul 4 pari da una inusualmente poco vocale Danimal che pochi minuti dopo serve una prima volta per restare nel set, compito che porta a termine con perizia nonostante i tentativi della numero 2 del mondo.

Non le riesce sul 5-6 quando la prima di servizio l’abbandona e Sabalenka guadagna il 15-40; il dritto Usa vincente non semplice in uscita dal servizio cancella un set point, ma lo stesso colpo più facile dopo una prima a tre quarti di velocità centra la rete e la ventiseienne di Minsk si assicra il 7-5. 12 vincenti, 14 gratuiti e 51% di prime in campo per lei, 11-12 e un indifendibile 43% per Collins.

Secondo set – Sabalenka parte ancora forte e stavolta tira dritto

Danielle non chiude un game da 40-15, merito di Aryna che le prende il campo, arriva anche il doppio fallo e subisce il break, confermato per il 3-0. Collins muove il punteggio ma risponde troppo poco e come nel primo parziale si ritrova 1-4. Questa volta la partita rimane sulla strada suggerita, l’americana tiene più servizi in campo ma senza ottenerne granché e, accorciato temporaneamente il distacco, capitola di nuovo e definitivamente all’ottavo game.

Sabato contro Swiatek, Sabalenka andrà a caccia del 15° titolo e della rivincita di Madrid partendo da uno svantaggio di 3-7 nei confronti diretti. Ma, nella migliore finale possibile (che potrebbe salvare il torneo come in Spagna, visto quanto succede “lato maschi”), Aryna ha i mezzi per mettere in difficoltà la numero 1 del mondo, nonostante il precedente sulla terra romana, la semifinale di due anni fa dominata da Iga.

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