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ATP Roma: Zverev regola Borges e raggiunge Chang in una speciale top 10-

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Alexander Zverev - Roma 2024 - foto Francesca Micheli Ubitennis

Da Roma, il nostro inviato

[3] A. Zverev b. N. Borges 6-2 7-5

Core de’ sta città. Probabilmente una definizione un po’ ardita per uno che viene dalla Germania, decisamente più calzante se l’uomo in questione è Alexander Zverev. Sasha, campione 2017 e finalista 2018 agli Internazionali d’Italia, ha oggi trovato il suo quinto quarto di finale nella Città Eterna, battendo senza eccessive sofferenze Nuno Borges. Il portoghese ci ha provato, giocando anche alla pari per buona parte del secondo parziale, ma l’esperienza e la qualità del tedesco hanno fatto la differenza nei punti importanti. Differenze decisive per portare al n.5 al mondo il 28esimo quarto di finale in un 1000. Numeri che lo pongono al decimo posto nella classifica all time di approdo tra gli ultimi 8 in questi tornei, alla pari con Michael Chang. Il primo è Nadal, irraggiungibile a 99, con Djokovic staccato di 5 comparse. Il tedesco è di certo consapevole dell’occasione di trovare il suo primo 1000 da Cincinnati 2021, pronto a proseguire la rincorsa domani contro Taylor Fritz.

Primo set: Borges ci prova, ma Zverev mette presto la marcia alta. Va lui in vantaggio

La partita inizia subito con un buon ritmo, e mostra un Borges che viene sul Centrale per giocarsela, d’altronde la pesantezza da fondo non gli manca. E infatti, nonostante subisca il break in apertura, picchiando sul dritto e muovendo il tedesco riesce a recuperarlo. Zverev rimane sempre però un giocatore di alto e altro profilo, soprattutto quando incocca bene la risposta. Sagacemente sposta anche appena può il gioco sul rovescio, diagonale dove mette nettamente in difficoltà il portoghese, per ripotarsi avanti di un break. Nonostante Borges provi a rimanere in scia Sasha dimostra ancora una volta di andare a nozze con la terra romana, e quando la prima arriva in campo come lui vuole c’è poco da recriminare. E così un primo set interessante non oltre i primi quattro game finisce nelle tasche del n.5 al mondo in 35 minuti.

Secondo set: l’equilibrio si spezza all’ultimo. Per oggi passa il più forte, Zverev ai quarti

Sembra tenere più a lungo nel secondo parziale Borges, che porta a casa anche dei buoni game lottati alzando la voce al servizio e impedendo a Zverev di comandare lo scambio. Una prerogativa fondamentale questa, con il tedesco che sulla sua battuta è quasi ingiocabile, ma non riesce a trovare contromisure in risposta. Molto bravo il n.53 al mondo a spingere con un ottimo forcing fuori dal campo l’avversario, per poi fiaccarlo e pungerlo con delle buone palle corte, arma interessante e molto ben usata. Che però non basta a scardinare il servizio, una roccaforte per entrambi in un parziale di buon livello ma privo di scossoni e particolari emozioni. Ma proprio la smorzata, che tanto aveva dato, tradisce sul più bello: nell’undicesimo game il portoghese ne affonda una in rete per poi cuocere la frittata con un errore in manovra che dà un break ormai insperato a Zverev. Sasha quasi trema, dovendo annullare una palla break con il servizio. Ma è solo un breve ostacolo, subito superato con un paio di prime di difficile gestione per l’avversario, che gli regalano una vittoria negli effetti mai messa in discussione.

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