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ATP Roma: Napolitano dà tutto, ma non basta. Nessun italiano agli ottavi a Roma dopo 8 anni-

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Da Roma, il nostro inviato

[21] N. Jarry b. [WC] S. Napolitano 6-2 4-6 6-4

Madrid 2023, l’ultimo Masters 1000 senza neanche un italiano agli ottavi. Agli Internazionali d’Italia non succedeva addirittura dal 2016. E che accada proprio nell’edizione probabilmente più attesa degli ultimi 25 anni (se non qualcosa di più) è paradossale. Ha fatto tutto ciò che poteva per evitarlo Stefano Napolitano, sembrato a tratti destinato a un 2-0 netto e senza appello, per poi riuscire a mettere in difficoltà e trascinare al terzo il primo top 30 affrontato in carriera, Nicolas Jarry. Da parte sua eccellente a più riprese, soprattutto con l’ottimo servizio. Arma decisiva per regalargli il quinto ottavo 1000, secondo del 2024 e secondo sulla terra dopo Montecarlo 2023. Insieme a Tabilo comporrà per la quarta volta una coppia di cileni insieme negli ultimi 16 di un 1000 (a Roma accadde già nel 2007, quando Gonzalez batté proprio il connazionale Massu a questo punto del torneo). Per Nicolas ci sarà ora Alexandre Muller, giustiziere di Rublev.

Nicolas Jarry – Roma 2024 (foto Francesca Micheli/Ubitennis)

Primo set: in campo c’è solo Jarry. Napolitano sommerso

Inizio difficile per Napolitano, che sembra accusare molto la tensione. Un brutto terzo game, con un rovinoso doppio fallo e un punto finale in cui quasi sembra non sentire bene il campo e il rimbalzo, conducono Jarry al primo break della partita. L’emozione si fa sentire per il biellese, in difficoltà nello scambio da fondo quando la tds n.21 riesce a tenere solidi gli appoggi per poi spingere e andare anche in progressione a prendersi il punto. Soprattutto dal lato del dritto, con il quale viene messo in netta difficoltà nel quinto game, quello del doppio break a favore dell’avversario, a cui basta far fruttare gli errori di uno Stefano contratto e con evidenti difficoltà ad approcciare il palleggio. Non servirà poi nessun ulteriore sforzo a Jarry per chiuderla appena superata la mezz’ora, piazzando i primi tre ace del suo match per arrivare a set point, finalizzato con una prima vincente. Ma quando serve a uscire e poi va di dritto per Napolitano, bloccato, c’è poco da fare.

Secondo set: aumentando la lotta, il risultato cambia. Napolitano la porta al terzo

Nel secondo parziale arriva nuovamente un break immediato, ancora con collaborazione di Napolitano. Ma stavolta si applica la terza legge della dinamica, e all’azione corrisponde la reazione. L’azzurro ci crede in risposta, rimanda palle profonde cercando di insistere verso sinistra per non perdere del tutto il controllo dello scambio, arrivando così a strappare per la prima volta nel match il servizio e scuotere il pubblico del Grandstand sul ritmo di “Stefano, Stefano” tra gli applausi. E il calore dei tifosi ringalluzzisce il n.125 al mondo, che inizia a rispondere colpo su colpo con pesantezza negli scambi lunghi, riuscendo a resistere e anche a mettere in difficoltà Jarry, comunque quasi intoccabile al servizio. E mai come stavolta è bene sottolineare il quasi. Nel decimo game Napolitano sembra finalmente trovare la chiave, andando in anticipo sulla risposta di rovescio e cercando di incrociare, così da mettere in difficoltà in uscita il cileno, che alla fine cede break e soprattutto set. Con annesso tremore dell’impianto in visibilio.

Terzo set: Napolitano a testa alta, ma Jarry fa pesare l’esperienza. Ci sarà lui agli ottavi

Si approda al terzo, ma come era salito il livello di Napolitano così ritrova il suo meglio anche Jarry, molto meno falloso e di nuovo con buoni numeri dal lato del dritto. Arrivano varie palle break a favore del cileno, con l’azzurro che in realtà con molte variazioni al servizio e in uscita riesce a mantenere. Ma alla lunga crolla, con un doppio fallo figlio della tensione e delle tante energie spese per tenere vivo il match, sulla terza, che manda avanti il n.24 ATP. C’è comunque tanto onore al merito per Napolitano, capace di arrivare a tre consecutive palle del contro-break dando il meglio in risposta, prendendo in contropiede e muovendo l’avversario. Su questi tre punti caldi però Jarry fa pesare tutte e 100 le posizioni che dividono i due, piazzando tre prime pesantissime poi sfruttate per comandare lo scambio e rimanere in vantaggio. E si rivelerà essere quello il decisivo e definitivo punto di svolta. Nonostante l’insistenza e la perseveranza di Napolitano che fino alla fine prova ad anticipare la risposta, a lottare, dopo l’impresa di Tabilo Jarry fa il suo dovere fino in fondo, chiudendo con un rovescio vincente. Oggi il cielo non è azzurro sopra Roma.

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