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ATP Roma, delusione Rune: gioca un primo set perfetto, poi si getta via-

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[17] S. Baez b. [10] H. Rune 2-6 6-2 6-3

Chi ha guardato i primi 20 minuti di gara e poi ha curiosato sul risultato finale sarà rimasto incredulo. Perchè davvero è inconcepibile come si sia potuto buttar via un giocatore dotato di grande talento e di colpi fuori dal comune dopo un primo parziale straordinario. Ma il restare concentrati, determinati, il rispettare pubblico e avversario non appartiene di certo a Holger Rune che, quando si accorgerà dei disastri che sta facendo, si morderà le mani e, nel frattempo continua il suo anno, fin qui, infelice. Sebastian Baez ringrazia e vola agli ottavi di finale dove sfiderà Hubert Hurkacz, testa di serie n. 7.

Da quel 4-0 iniziale il danese ha vinto solo sette game nei restanti due set e mezzo, portando a casa addirittura solo tre “15” a casa negli ultimi cinque game del secondo set. Troppo pochi per poter sperare di avanzare in tabellone e di continuare a dire la sua agli Internazionali BNL d’Italia. Davvero un gran peccato perchè nei quattro game iniziali Rune aveva condensato tutto il suo vasto repertorio: il servizio, la risposta di dritto, i colpi lungolinea che poi gli consentono di aprirsi il campo e di mostrare la gentilezza delle sue mani sotto rete. Poi Dottor Jekill va a nascondersi e fa capolino Mr. Hyde e per Baez basta mettere la palla in campo per avanzare il turno, tanto a sparacchiare in corridoio o sul fondo ci pensa il suo avversario.

L’argentino vince 2-6 6-2 6-3 in un’ora e 50′ malgrado il pubblico romano fosse schierato totalmente dalla parte di “Mr. Hyde” Rune. Ventuno errori gratuiti da parte di Rune non rispecchiano il vero andamento del match con il danese assente ingiustificato dell’ultima ora e mezza di gara.

Primo set straordinario per Rune: sale 4-0 con grande classe, stregando l’argentino con il suo dritto, imponendo un ritmo troppo alto per il suo argentino. Una piccola pausa gli costa il break, poi si scappa via rapidamente al secondo set con il doppio fallo di Baez che gli costa per la terza volta il servizio nel set.

Il n. 19 del mondo decide di scappar via negli spogliatoi per un cambio maglia: sarà stato il passaggio decisivo? Chi lo sa, fatto sta che c’è partita sino al 2-2 del secondo set. Poi c’è un parziale di 14-0 straordinario di Baez che scherza con il danese sfidandolo a rete e facendogli perdere la bussola. Nel secondo break in favore dell’argentino c’è anche un doppio fallo di Rune che piazza solo tre punti negli ultimi cinque game del secondo set: una miseria.

Nel terzo set ci si aspetta una reazione del classe 2003. Ma il tutto si trasforma in un “Aspettando Godot” perchè si continua nel festival degli errori. Nel terzo game, Rune si complica la vita con uno smash finito fuori in corridoio, dopo una costruzione straordinaria del punto con tanto di parla corta, un gran riflesso sulla risposta di polso di Baez, ma poi naufraga. Si tira comunque su e salva il game. Ma nel turno successivo c’è poco da fare: spreca nuovamente colpendo ogni palla che gli capita in zona. Il dritto non funziona più, ma il vero problema è la mancanza di lucidità perchè basterebbe poco per centrare quanto meno il campo, invece, di sparare con veemenza ogni colpo. Smarrita la bussola, persino il pubblico abbandona il giovane Rune e lo lascia alle sue ansie culminate nell’ultimo game perso a “0” in maniera incomprensibile, 6-3.

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