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ATP Miami: Zverev di buonissimo livello, Marozsan cede in due set-

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Alexander Zverev - Australian Open 2024 (X @Australian Open)

[4] A. Zverev b. F. Marozsan 6-3 7-5

Sasha Zverev imbocca la strada per la semifinale nel Miami Open presented by Itaù, risultato che già raggiunse nel 2018, quando arrivò in finale dove si arrese in tre set a John Isner. Sarà per lui la diciassettesima volta in un Master 1000; il bilancio lo dovrebbe far sorridere perché parla di un 10-6, ma di motivi per sorridere il quasi ventisettenne di Amburgo ne ha diversi soprattutto guardando al match contro Fabian Marozsan.

Sasha ha condotto benissimo il gioco nel primo set, mostrando forma atletica e funzionamento consequenziale dei colpi di rimbalzo, incrociati e in lungolinea. Ha basato come sempre le sue iniziative sui colpi di inizio gioco, la battuta ma anche la risposta, che gli hanno permesso di rischiare poco in battuta e di osare in ricezione per quasi tutto l’arco della partita.

Marozsan ha molto faticato nella prima parte del primo set ma ha mostrato personalità nel voltare pagina nella frazione successiva, sistemando il servizio e salendo con il rovescio. Il suo momento migliore non ha però coinciso con un break, che il magiaro ha sfiorato solo una volta, sbattendo contro un siluro in battuta dell’avversario nel quinto gioco. La battuta e la continuità di rendimento hanno rotto l’equilibrio tra i duellanti in una sfida che certo non boccia il talento ungherese ma che soprattutto ripropone Zverev ad alti livelli: in semifinale per lui ci sarà Alcaraz, con cui è in vantaggio per 5-4, oppure Dimitrov, con cui ha perso solo una volta in otto incontri, dieci anni fa a Basilea.

Primo set: Zverev è perfetto e chiude il set con due break di vantaggio

I primi dieci punti dell’incontro non vedono mai i due giocatori fare ricorso alla seconda di servizio; Zverev chiude il suo game d’esordio alla battuta con un ace dopo che per tre volte Marozsan era riuscito a sfiorargli appena la pallina. L’1-1 iniziale pare il risultato di una sfida in cui due pistoleros sfoggiano le loro abilità balistiche e nella precisione al tiro. Quando i duellanti abbassano il gas il tedesco emerge denotando una capacità di spostamento di prim’ordine e un dritto lungolinea pungente che pesca il tennista magiaro in ritardo in più di un’occasione.

Maroszan si serve di alcune variazioni utili a rompere il ritmo della testa di serie numero quattro, come la palla corta e la sortita a rete, ma nei primi venti minuti l’atleta di Amburgo è intoccabile in ogni settore del gioco. Nel terzo game Fabian si fa cogliere impreparato sul lato sinistro del campo e deve affrontare due palle-break consecutive, esercizio che svolge alla perfezione con un servizio vincente e con uno sventaglio di dritto. Zverev però non smette di insistere e risponde quasi sempre, togliendo il tempo al rivale e sfruttandone gli impacci con il rovescio. Fabian annulla una terza chance a favore di Sasha ma il tedesco se ne costruisce una quarta con una bella discesa a rete e la trasforma positivamente.

Break meritatissimo per il biondo di Amburgo, che può così fare leva sulla battuta per frustrare le ambizioni dell’ungherese e consolidare il vantaggio. Maroszan prova a liberarsi dalla pressione con un buonissimo uso del dritto ma nel complesso il suo rivale è più completo e quando lo scambio si allunga oltre gli otto colpi il vincitore è quasi sempre lui. Il numero 57 del ranking conquista una sola palla per il contro-break, nel sesto game, ma Zverev si affida a un dritto inside out per rimettere a posto le cose. L’efficienza alla battuta finisce così per fare la differenza, con il tedesco che vince oltre l’80% di punti con la prima palla e si aggiudica tre punti su quattro in risposta alla seconda battuta dell’avversario.

Sul punteggio di 5-3 arriva il primo setpoint per il favorito numero quattro del torneo, che Marozsan gioca come peggio non potrebbe servendo un doppio errore, il primo del set per lui. In quaranta minuti Zverev si concede solo cinque errori non forzati contro i dieci di Marozsan, insufficiente nel backhand.

Secondo set: Marozsan sale e sfiora il tie-break, arrendendosi alla risposta di Zverev

L’ungherese riesce ad alzare le cifre con la seconda battuta nonostante Zverev continui a mettere in campo la risposta e può lavorare con più agio con il dritto; inoltre continua a toccare la palla corta con sensibilità magistrale, tenendo il rivale sulla corda molto più che non nella prima frazione. Sasha dal canto suo prosegue a raccogliere bene con la prima palla, che gli accomoda alcune situazioni delicate nei primi turni al servizio.

Fabian deve affrontare una palla-break già nel primo game e nell’occasione attacca con un dritto a rientrare sulla riga di fondo e confeziona una prima volée di rovescio incrociata sempre nei pressi della linea bianca. Zverev arriva con il passante di rovescio ma il secondo colpo al volo del magiaro è definitivo. Bel segnale di coraggio da parte del ventiquattrenne di Budapest, che rintuzza le velleità del rivale e sventa la minaccia. Fabian arriva a sua volta a un passo dal togliere il servizio a Sasha, ma tre servizi vincenti del tedesco, inframmezzati da un warning per time violation, azzerano di nuovo i desideri del rivale.

Marozsan trova nel corso della frazione un maggiore equilibrio sulla diagonale del rovescio e tiene complessivamente meglio lo scambio, potendo liberare il dritto a uscire con margini di sicurezza più ampi; questo aspetto del gioco lo porta anche a dare fastidio al tedesco non appena questi abbassa l’efficacia della propria battuta. Zverev smarrisce la strada che lo portava a insidiare la battuta del rivale ma minimizza i rischi nei suoi game al servizio e i due si portano sul punteggio di 5-5, che diventa presto 6-5 per Alexander. Marozsan continua a manovrare bene con il rovescio e trova due palle per arrivare al tie-break, ma entrambe evaporano, la seconda per una risposta vincente lungolinea di rovescio. Ai vantaggi è proprio il colpo bimane che torna a tradire l’atleta magiaro, che sul matchpoint conseguente subisce una risposta vincente che è la fotocopia della rasoiata di un minuto prima. Finisce così, all’improvviso: 7-5 e semifinale per Zverev con il vincente tra Alcaraz e Dimitrov.

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