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ATP Montpellier: Tutto facile per Zverev. In finale lo attende Bublik-

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Troppo alto il livello espresso da Zverev per un ATP 250. Non serve nemmeno un’ora al numero 3 al mondo per conquistare il pass per l’atto finale dell’Open Sud de France, torneo ATP 250 in corso di svolgimento a Montpellier. Ventottesima finale in carriera per il tedesco che andrà alla caccia del suo titolo numero venti. L’ultimo ostacolo, tuttavia, è di quelli da prendere con le pinze, ossia il funambolico kazako Bublik che andrà alla caccia del primo agognato titolo in carriera dopo i quattro tentativi falliti.

Zverev dovrà anche dimenticare quanto fatto nell’unico precedente a livello ATP tra i due, con Bublik che lo sconfisse in due set nel torneo di Rotterdam dello scorso anno.

[1/WC] A. Zverev b. M. Ymer 6-1 6-3

Altra passeggiata in quel di Montpellier per Zverev, che dopo aver lasciato le briciole a Mannarino, ha liquidato in cinquantadue minuti lo svedese Mikeal Ymer. Primo gioco che chiarisce subito quale sarebbe stato il canovaccio della sfida. Zverev attacca bene col dritto e in men che non si dica ottiene due palle break. Una volée a campo aperto certifica il break in apertura di match. Non c’è gioco, Ymer è teso e falloso, autore di diversi errori anche su colpi interlocutori. Zverev è micidiale in risposta e con un passante di dritto chiude 6-1 il primo set in 24 minuti.

Stessa musica nel secondo set. Fucilata col dritto anomalo di Zverev ed è nuovamente palla break con Zverev che piazza il break con facilità. I colpi di Ymer non viaggiano mentre quando Zverev accelera lascia sul posto lo svedese. Un altro errore di rovescio di Ymer ha consegnato il 4-0. Dal nulla arriva il passaggio a vuoto del tedesco in un game farcito da errori gratuiti. Un rovescio affondato a rete dal tedesco è valso il controbreak dell’1-4. L’unico sussulto di un secondo set che è scivolato facilmente verso il 6-3 finale. Match dominato come certificato dai numeri: 6 aces, 79% di prime messe in capo, 77% di punti con la prima, 75% con la seconda sono le cifre impietose di un match senza storia.

Sono in finale e ne sono felice – ha dichiarato Zverev nella sua intervista a bordo campo –Ho giocato una partita abbastanza buona, penso di aver giocato male solo un game in tutta la partita. Nel complesso sono felice di essere in un’altra finale, e di farlo contro Alex che conosco da quando avevo 12 anni; quindi, spero che sarà una partita divertente.”

[6] A. Bublik b. [5] F. Krajinovic 6-4 6-2

Quattro finali giocate e zero titoli erano il comune denominatore della prima semifinale sul campo Patrice Dominguez. Colui che cercherà di cancellare il numero zero dalla casella dei titoli sarà Alexander Bublik, testa di serie numero 6, che poco più di un’ora ha archiviato la pratica Krajinovic, numero 5 del seeding.

Primo set con un Bublik dominante al servizio, sedici punti su diciassette vinti con la prima e quattro su quattro con la seconda non hanno lasciato nessuno spiraglio a Krajinovic. Al contrario il serbo ha sofferto al servizio soprattutto con la seconda (45%). Lo strappo decisivo è stato piazzato da Bublik nel settimo game quando è riuscito a convertire la seconda palla break del match. Krajinovic è andato nuovamente in difficoltà nel nono game quando ha dovuto annullare tre set point al kazako, l’ultimo dei quali con un bel vincente di rovescio. Chiusura del parziale rinviata di qualche minuto con Bublik che ha messo a segno gli ace numero 4 e 5 del set per mettere in cassaforte il set.

Nel secondo set il copione è il medesimo. Bublik ha messo meno prime in campo rispetto al primo set, ma quando lo ha fatto è stato ingiocabile (tredici punti su quattordici). Il kazako spinge, corre e non disdegna le variazioni. L’aggressività di Bublik ha messo sotto pressione il serbo già nel quinto game con Krajinovic costretto a fronteggiare due palle break. Il serbo si è difeso annullandole, ma il kazako è tutto tranne che remissivo. Bublik ha bucato nuovamente il serbo a rete con un passante di rovescio e poi è uscito vincitore da una battaglia di rovesci per conquistare il break. Krajinovic non è riuscito ad impensierire sul suo servizio Bublik che con autorità conquista altre tre palle break nel nono grame. D’orgoglio Krajinovic ha cancellato le prime due occasioni, ma ancora un passante lungolinea di rovescio di Bublik lo ha trafitto nell’ennesimo tentativo poco riuscito di avanzata. Sopra di due game, il kazako ha sfoderato l’ennesimo game ingiocabile al servizio. Gli ace numero 12 e 13 del match gli hanno spianato la strada verso la finale.

Il tabellone completo

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