Tennistavolo paralimpico, il triestino Matteo Parenzan vince in Spagna e sogna i Mondiali: «Un gran risultato dopo 7 mesi senza gare»

TRIESTE Matteo Parenzan, il campione triestino paralimpico di tennistavolo, torna in Azzurro e lascia subito il segno. Succede a Platja D’Aro, in Costa Brava (Catalogna), teatro della “Spanish Para Open”, primo impegno del 2022 per la Nazionale italiana paralimpica e valido quale prima prova di qualificazione ai campionati mondiali in programma a novembre di quest’anno a Granada.

L’atleta de circolo sportivo Kras del comune di Sgonico, il più giovane del drappello azzurro paralimpico di tennistavolo e già portabandiera alla cerimonia finale delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, si è imposto nella Classe 6, un primo posto figlio delle vittorie iniziali sul finlandese Samuli Makela e sull’australiano Properjhon, seguite dalla affermazione in semifinale per 3-2 a spese del francese Herrault (7-11, 7-11, 11-4, 11-7, 11-7) e dalla ciliegina in finale contro il giapponese Kazuki Shichino, anche qui per 3-2, finale scandito dai risultati di 11-8, 11-13, 11-7, 6-11, 11-9.

Matteo Parenzan inizia quindi davvero nel migliore dei modi possibili la lunga marcia di avvicinamento ai Mondiali di Spagna, ma l’annata riserva ancora diverse tappe ed un impegno ancor più significativo, come l’esame di maturità, il match da vincere nel giugno di quest’anno sui banchi di scuola del Liceo delle Scienze Umane “Giosuè Carducci” di Trieste.

«Mi sono approcciato nel modo giusto al torneo in Spagna – ha premesso Matteo Parenzan – venivo da 7 mesi di soli allenamenti e senza riscontri sul campo, ma soprattutto ero memore delle Paralimpiadi, dove non ho fatto come potevo, pagando inevitabilmente lo scotto dell’inesperienza. Punto ora al mondiale – ha aggiunto l’atleta del Kras – ma reputo importantissimo fare bene alla matura. Avere riscontri positivi nello studio ti aiuta anche ad affrontare con maggior concentrazione gli impegni agonistici».

La strada verso il mondiale proseguirà in maggio (11-14) nella Slovenia orientale, nella località termale di Laško, la tappa indubitabilmente più probante del circuito di qualificazione iridata.

La spedizione italiana alla “Spanish Para Open” ha portato alla ribalta anche la friulana Giada Rossi, pongista di San Vito al Tagliamento, vincitrice nella Classe 1/2 dopo aver bruciato in semifinale per 3-1 la finlandese Tapola (11-7, 11-6, 7-11, 11-3) e in finalissima la polacca Buclaw, sempre per 3-1 (9-11, 11-7, 11-5, 11-6).

Il bottino degli Azzurri paralimpici del tennistavolo, guidati dai tecnici Alessandro Arcigli, Massimo Pischiutti e Hwang Eunbit, si è arricchito ulteriormente nell’individuale con l’argento di Federico Falco nella Classe 1 e con i bronzi di Brunelli (Classe 3) Crosara (Classe 2) e Cordua (Classe 10). Il medagliere italiano si è nutrito anche nel doppio, con il secondo posto di Giada Rossi e Michela Brunelli nella Classe WW5-10, l’altro argento del duo Brunelli-Young Dae (Classe XV4) e le terze piazze ottenute da Falco/Crosara (MV4) Falco-Rossi (XV4) e Carlotta Regazzini-Kang Ojejeong (WW55-10). —