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Nuoto sincronizzato: la nazionale ucraina accolta in Italia nel centro federale di Ostia

In fuga dalla guerra, la nazionale ucraina di nuoto sincronizzato ritrova una casa nel centro federale di Ostia. Un altro enorme gesto di solidarietà arriva dal mondo dello sport in un momento di estrema difficoltà per il conflitto tra Ucraina e Russia che sta sconvolgendo tutto il mondo.

Dieci atlete e due tecnici sono stati accolti dalla Federazione Italiana Nuoto nel proprio centro federale di Ostia. La Federnuoto ha messo a disposizione delle atlete ucraine e dei loro allenatori tutti mezzi necessari per lasciare il proprio paese attualmente coinvolto dall’invasione russa.

Il gruppo era partito da Leopoli, per poi arrivare a Budapest, dopo aver varcato il confine di Beregsurány. Ieri sera è cominciato il viaggio in pullman (messo sempre a disposizione dalla federazione italiana), che le ha portate questa mattina a raggiungere Ostia.

La nazionale ucraina è bronzo mondiale ed olimpico in carica. Ad Ostia arriveranno alcune delle migliori rappresentanti del nuoto sincronizzato mondiale: Veronika Hryshko, Olesia Derevianchenko, Anhelina Ovchynnikova, Anastasiia Soldatenkova, Maryna e Vladyslava Aleksiiva. Sono poi stati ripresi i contatti con un altro gruppo di atlete, del quale si erano perse le tracce, ma che ora si sa che ha attraversato il confine di Beregsurány. 

Le prime parole di Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, dopo il salvataggio del primo gruppo di atlete: “Siamo contenti che, seppur con grandi difficoltà, stiamo riuscendo a portare in salvo queste campionesse. Per motivi di sicurezza non è possibile aspettare l’arrivo delle altre atlete e allenatrici che dovrebbero raggiungere il confine nella giornata di domani. Organizzeremo dei trasporti per portarle direttamente al centro federale di Ostia e raggiungere il resto della squadra che attendiamo domani mattina. Nel frattempo stiamo ricevendo altre domande di assistenza e stiamo verificando come intervenire”.

Ancora Barelli: “Stiamo verificando, se poter organizzare dei trasporti aggiuntivi nei prossimi giorni. Ci auguriamo che altri atleti ucraini possano essere ospitati presso le nostre strutture e mi auguro che questa iniziativa possa essere di esempio anche per altre realtà sportive”. 

FOTO: Shutterstock

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