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Lockdown Countdown: Surf consentito dal 4 maggio

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A partire dal 4 maggio con l’inizio della fase 2 cesserà il lockdown per le attività sportive individuali incluso il surf, finalmente si potrà tornare in mare, ma…

Eh si, c’è un ma.

Il nuovo DPCM 26 Aprile 2020 apre infatti alle attività sportive individuali e quindi, in linea di principio, anche alla possibilità a livello nazionale di tornare a fare surf.

L’art.1 lettera f recita così:

f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;

Dal 4 maggio infatti le attività motorie e sportive individuali potranno essere svolte anche lontano da casa e non più solo in prossimità della propria abitazione, pertanto il surf è ammesso, salvo però che non sia vietato l’accesso agli arenili o al mare dalle ordinanze locali, che di fatto impedirebbero di passare all’atto pratico.

Tutto dipenderà quindi dalle ordinanze regionali e dei sindaci, che potranno disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto delle norme di contenimento. Esattamente come avviene attualmente per le spiagge, e, per effetto delle ordinanze di gran parte delle capitanerie di porto, che vietano l’accesso al mare dei natanti.

Riguardo le attività sportive il discorso del premier Conte si articola in due parti.

La prima parte, dal minuto 17:40 del video qui sotto, in cui si parla delle attività motorie e sportive in generale, quindi amatoriali, nella quale rientra il surf praticato da tutti noi comuni mortali.

“Sin qui era possibile svolgere attività motoria e sportiva solo nei pressi della propria abitazione,” dice Conte, “invece ora ci si potrà allontanare anche, ma per l’attività sportiva, che è quella più dinamica, rispettando la distanza di due metri l’uno dall’altro, mentre se si tratta di semplice attività motoria sarà sufficiente un metro.”

Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, a seconda di come sarà classificato il surf, se attività motoria o sportiva, sarà quindi sufficiente mantenere una delle due distanze prescritte.

Lo scoglio più grosso saranno invece, come accennato, le ordinanze locali dei sindaci o delle regioni, ad esse sarà infatti demandata l’ultima parola, in particolare per quanto riguarda l’apertura e l’accesso alle spiagge o al mare.

Ciò è confermato anche dalle disposizioni finali del decreto, che all’art.10 comma 2 ribadisce che:

“Si continuano ad applicare le misure di contenimento più restrittive adottate dalle Regioni, anche d’intesa con il Ministro della salute, relativamente a specifiche aree del territorio regionale.”

Occhi puntati quindi sulle ordinanze locali in uscita nei prossimi giorni.

L’altro ostacolo sarà inoltre il divieto di spostamenti tra regioni, che costituirà un grosso limite per chi abita lontano dal mare e in regioni interne.

La seconda parte del discorso di Conte si sofferma poi sulle attività sportive di allenamento, con specifico riferimento a quelle svolte da atleti professionisti e non, e prosegue con queste parole:

“Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto dell’esigenza di tutelare prioritariamente la salute, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive federazioni, però attenzione, saranno sempre consentiti questi allenamenti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali.”

Vi terremo aggiornati non appena ci saranno sviluppi.

Cover foto di Tommaso Pardini

Qui di seguito ricordiamo quelle che sono le misure igienico-sanitarie da osservare sempre:

a) lavarsi spesso le mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

c) evitare abbracci e strette di mano;

d) mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;

e) praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;

g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

m) è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare una mascherina, anche di stoffa, come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.

 

 

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