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Sci di fondo, gli atleti ritirati al termine del 2024-25. Le motivazioni di Johaug e il congedo di Golberg

Sono solo due gli addii degni di nota nello sci di fondo al termine della stagione 2024-25. Entrambi si sono registrati tra i fiordi norvegesi, dove hanno appeso gli sci al chiodo Pål Golberg e Therese Johaug. Il primo un po’ a sorpresa e senza clamore, la seconda – viceversa – al termine di un’autentica telenovela mediatica, durante la quale è stata oggetto di ogni genere di pressione per continuare sino a Giochi Olimpici 2026.

Proprio di Johaug, ritiratasi la prima volta nel 2022 (senza però escludere di tornare in azione per i Mondiali di Trondheim 2025, come effettivamente fatto), è doveroso riportare le motivazioni del definitivo pensionamento agonistico. Curioso che la trentasettenne scandinava si sia aperta a una testata svedese (Expressen) e non a quelle patrie.

“Sono stata a lungo indecisa. A Pasqua mi sono detta ‘Ca**o, la mia carriera mi è costata tanto. Mi sono sentita come se mi avessero sbattuta in una centrifuga. Ero incredibilmente stanca, sia fisicamente che mentalmente. Allora mi sono detta, ‘non posso sopportare lo stress di un’altra Olimpiade’.

Però ho imparato a non essere precipitosa. Mi sono data quattro settimane di tempo, due di riposo e due di riattacco per gli allenamenti. Solo allora mi sarei decisa. Quando sono passati quei 28 giorni, ero sicura della mia decisione e ho seguito i miei sentimenti più profondi.

“Ero tormentata dal senso di colpa. Mi sentivo in colpa se andavo ad allenarmi per tre ore anziché giocare con mia figlia. Mi sentivo in colpa se mi allenavo e giocavo con mia figlia anziché riposarmi. Mi sentivo in colpa se davo priorità alla famiglia sul lavoro. Qualunque cosa facessi, mi sentivo in colpa.

Tre settimane prima dei Mondiali di Trondheim, Kristin è tornata dalla scuola dell’infanzia con un virus influenzale. Me l’ha attaccato. Sono stata sopraffatta dalla paura. Tutta la mia preparazione, tutta la fatica è stata vana? Sarò in grado di tornare in forma? Mi sono resa conto di avere troppe cose che non erano sotto il mio controllo.

Non esiste che si diventi una cattiva madre e una moglie scorbutica perché si è perennemente stressate e arrabbiate. Quindi mi sono detta, grazie a Dio non farò le prossime Olimpiadi! Amen! In futuro mi piacerebbe essere allenatrice e regalare un fratello o una sorella a Kristin.

Nel 2022 mi sono ritirata perché avevo quasi 34 anni e temevo che, se avessi proseguito, non sarei mai diventata madre. È stato doloroso lasciare l’agonismo, ecco perché sono tornata. Stavolta, invece, non ho versato una lacrima”.

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