Sci di fondo, Petter Northug in pista a Milano Cortina 2026? Il Messico “si candida” dopo il rifiuto austriaco
Ormai è palese come Petter Northug, pur non prendendosi troppo sul serio, stia concretamente pensando di essere della partita ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. La sua carriera ad altissimo livello sarà anche finita da un decennio abbondante, però il trentanovenne norvegese sta cercando un escamotage per partecipare alla prossima edizione della manifestazione a Cinque cerchi.
Quella che sembrava una boutade, l’assunzione di una nuova cittadinanza, si è viceversa rivelata una questione tremendamente concreta nel momento in cui Mario Stecher, direttore sportivo delle discipline nordiche in seno alla federazione austriaca, ha ufficialmente comunicato come l’Ösv non concederà un posto allo scandinavo nella sua squadra nazionale di sci di fondo (da tempo in disgrazia agonistica nel settore maschile), nonostante la questione sia stata dibattuta nei giorni scorsi.
Se il fuoriclasse nordico non avesse fatto sul serio, una figura autorevole come quella di Stecher non si sarebbe mai scomodata nel rilasciare una dichiarazione ufficiale ai media scandinavi (la testata Dagbladet, nel caso di specie). Difatti Northug, oro olimpico nella 50 km di Vancouver 2010, aveva vaticinato l’ipotesi di presentarsi al via dei Giochi 2026 sotto bandiera dell’Austria o del Liechtenstein. La prima ipotesi è tramontata, della seconda non si sa più nulla.
Nelle ultime ore, è invece emersa una sorta di candidatura del Messico ad arruolare il vulcanico fondista proveniente dall’area di Trondheim. Fattibile? Fantasiosa? Lo scopriremo nelle prossime settimane. Di certo c’è che Northug si sta tenendo in forma. Ha partecipato ai recenti campionati nazionali, senza conseguire risultati di rilievo, seppur tenendo condotte di gara singolari.
Per esempio, nella 10 km contro il cronometro, ha sì chiuso quarantottesimo, ma aveva il secondo tempo dopo 7,2 km, spendendo peraltro parte del suo fiato a spronare gli avversari più giovani che incontrava lungo la pista (“Muoviti! Potrei essere tuo nonno!” si sono incredibilmente sentiti dire dei teenager, superati dal quasi quarantenne). Petter sarà davvero sulle nevi trentine nel 2026? Vedremo. Se son rose (del deserto messicano), fioriranno.