Sci di fondo, Martina Di Centa e l’operazione per l’ernia del disco: «Mesi di dolore, guarirò per le Olimpiadi Milano-Cortina»
«Dopo mesi di dolore. L’intervento alla schiena è stato un reset necessario». Il coraggio, anche di fronte alle sfide della vita. Martina Di Centa, l’ultimo tassello del glorioso mosaico della famiglia di Paluzza che ha sfornato colossi dello sci come Giorgio e Manuela, è stata sottoposta a un’operazione chirurgica alla schiena. Il buon esito dell’intervento e l’ottima fibra della fondista carnica 24enne, in forza al Gruppo sportivo carabinieri – permettono già un’ottimistica stima dei tempi di recupero. Martina è serena e cautamente, pensa al suo ritorno sul circuito della Coppa del Mondo e al sogno, sempre più vicino, delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
«Ci sono momenti nella vita – le parole di Di Centa durante il ricovero ospedaliero – in cui si deve fare un passo indietro per poter ripartire più forti. Questo è il mio. Sono profondamente grata per tutto il sostegno che ho ricevuto dalla mia squadra, dai tecnici, fisioterapisti e medici della Federazione, dal Centro Sportivo Carabinieri, dalla mia famiglia e dai miei cari».
Come ti senti Martina?
«Bene, nel senso che l’intervento è andato come doveva. Ora avrò un periodo di recupero che potrebbe durare un mesetto per poi tornare verso la normalità. La sensazione che cresce di giorno in in giorno, è comunque quella di vivere una rinascita».
Qual era il problema specifico?
«Un’ernia discale che provocava un forte dolore ed era diventata decisamente invalidante».
Chi ti ha operata e in che struttura?
«Il dott. Maurizio Fornari e la sua equipe di neurochirurgia, che ringrazio per la professionalità. L’operazione si è svolta nella clinica Humanitas di Rozzano».
Hai vissuto con preoccupazione i giorni precedenti all’intervento?
«Adesso mentalmente sono tranquilla perché il peggio è passato, riesco già a camminare ed essere autonoma».
Il desiderio più forte ora?
«Essere operativa sugli sci al più presto».
Come hai passato l’estate in prospettiva dell’operazione?
«É stata un bella estate anche se il dolore mi limitava. Ho vissuto tanti momenti positivi con persone che mi hanno consigliata e sostenuta. Sono riuscita ad allenarmi comunque e vivere serenamente il periodo estivo».
Cosa diresti a qualcuno che si trova nella tua condizione?
«Non bisogna farsi sopraffare dai pensieri e si deve lottare per risolvere il problema».
La Coppa del Mondo è vicina e anche le Olimpiadi.
«Lo so, ci penso e cerco prima di tutto di stare bene e tornare a fare quel che facevo prima. Voglio procedere a piccoli step per non sforzare. Poi chiaro, punto a tornare già quest’anno in Coppa del Mondo e non voglio assolutamente rinunciare al sogno dell’Olimpiade».
Come passerai i giorni della convalescenza?
«Ne approfitterò per stare con la famiglia. Mi dedicherò alla lettura e al disegno o a guardare qualche film e serie, le cose normali che durante i duri mesi di lavoro mi mancano».