Da Robbio a Cortina, obiettivo Olimpiadi Margaglio si prepara per lo skeleton
la storia
Da Robbio, dove si allena con il suo compagno Andrea Gallina, robbiese, ex quattrocentista a ostacoli, Valentina Margaglio guarda con determinazione e adrenalina all’appuntamento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La casalese, robbiese di adozione, 32 anni il prossimo 15 novembre, è praticamente certa della partecipazione nello skeleton, disciplina che assomiglia allo slittino, ma in cui gli atleti si lanciano sul budello di ghiaccio artificiale con la testa in giù. È reduce dal sedicesimo posto finale nella Coppa del mondo, ma nel 2024 era stata addirittura terza, il che ne fa una delle principali interpreti a livello internazionale. Nei giorni scorsi, al centro sportivo di viale dell’Artigianato a Robbio, si è tenuto un raduno della Nazionale di skeleton.
«Abbiamo iniziato la preparazione a secco – spiega Valentina, ex giavellottista e centometrista – abbiamo la pista di atletica, la palestra e una mini pista dove provare a secco le spinte, che sono una componente importante della disciplina. In ottobre torneremo sul ghiaccio, per provare la guida, altrettanto determinante. Da fuori sembra abbastanza semplice ma in realtà non è così. Date le velocità elevate dobbiamo stare immobili e condurre la slitta con precisione, perché solo spostando leggermente la testa o un braccio prenderemmo un’altra direzione. Infine la meccanica, è un fattore determinante, perché siamo come la Formula Uno dei ghiacci: bisogna azzeccare setup e pattini in base alle condizioni della pista e del meteo».
L’attesa per i Giochi cresce: «La pressione mediatica inizia a sentirsi – dice Margaglio che ha provato anche il bob, prima di scegliere definitivamente lo skeleton, diventando la prima medaglia mondiale in assoluto per l'Italia nella storia della disciplina, ottenuta nell'edizione di Altenberg 2020, quando vinse il bronzo nella gara a squadre in coppia con Mattia Gaspari - la sto vivendo meglio rispetto all’Olimpiade del 2022 a Pechino, in cui mi ero quasi isolata. Ho deciso di godermi l’attesa. Non mi precludo interviste, programmi tv semplicemente per entrare nell’ottica di quello che sarà poi la pressione durante i Giochi».
L’inverno si annuncia intenso: «Ci saranno le sette tappe di Coppa del mondo che ci porteranno alla qualifica olimpica perché come in tanti sport invernali ci si qualifica nella stagione stessa dei Giochi. La prima tappa sarà proprio a Cortina che coinciderà con la gara di pre omologazione e quindi non vedo l’ora di fare la primissima gara sulla pista olimpica».
La qualificazione è da conquistare ma sembra scontata visto che l’Italia è il paese organizzatore: «Sono abbastanza tranquilla. Nonostante il 17esimo del ranking mondiale di quest’anno sarei dentro, perché entrano le prime 25. Poi dipenderà da quante atlete (sono sei quelle del giro della Nazionale) si vogliono portare: se una sola basta essere nelle prime 40, se due occorre che entrambe siano nelle prime 25. Bisognerà vedere, ma sto lavorando duramente per arrivare prontissima».
Valentina, ama anche cucinare: «Mi definisco la regina della pasta frolla sia salata che dolce, quindi qualsiasi cosa abbia a che fare con la frolla è il mio cavallo di battaglia».FRANCO SCABROSETTI