Il tiro a segno vince al Tar: a Pavia si torna a sparare
Pavia. Il Tiro a segno nazionale di via Alzaia ha ottenuto l’agibilità definitiva e, dopo gli ultimi interventi eseguiti in estate, diventa “una delle strutture più interessanti a livello nazionale”, fa sapere il presidente del consiglio direttivo Enrico Menna. Si chiude quindi l’ultimo atto di una battaglia iniziata quando la commissione nazionale militare del primo reparto Infrastrutture, con sede a Torino, aveva stabilito che mancavano i requisiti necessari per effettuare le attività di tiro a fuoco. Da qui la decisione di presentare ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento del provvedimento, in quanto alcune delle opere richieste erano state già realizzate e approvate dalla precedente commissione. Annullamento che viene concesso dal Tribunale amministrativo regionale, dando la possibilità al Tiro a Segno di Pavia, che conta oltre 1700 iscritti, di riprendere le esercitazioni e le altre attività interrotte.
nuovo corso
Ora, spiega il presidente, con il recente rinnovo e l’abilitazione, “il nostro Tiro a Segno è tra le pochissime strutture militari certificate abilitate al tiro fino a 300 metri a livello nazionale”. Qui, attraverso appositi corsi, è possibile ottenere l’abilitazione all’uso delle armi e le certificazioni regionali per i cacciatori ed è possibile procedere all’addestramento delle Polizie Locali e delle Guardie Giurate. Il poligono inoltre fornisce stand di tiro, mantenendoli, ai corpi armati dello Stato come Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri. Attualmente dispone di 2 stand a 25 metri e uno a 50, 100, 200 e 300 metri, oltre a un terzo da 25 metri in avanzata fase di progettazione. Al momento manca ancora una palestra per l’aria compressa, specialità olimpica e para-olimpica per giovani e diversamente abili, per la quale da anni, fanno sapere dal Tiro a segno, sono stati promessi a più riprese aiuti da parte delle varie amministrazioni comunali succedutesi dal 2009 fino al 2024, ma senza che il progetto riuscisse a concretizzarsi.
«Nonostante tutto, negli ultimi tempi, l’attività sportiva, soprattutto tra giovani e giovanissimi, ha ricevuto un sorprendente impulso, assumendo un ruolo eccezionale per le specialità olimpiche».