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Davide Franceschetti vola a Parigi per le sue prime Paralimpiadi: a caccia di gloria nel tiro a segno

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Davide Franceschetti vola a Parigi per le sue prime Paralimpiadi: a caccia di gloria nel tiro a segno

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Davide Franceschetti: dal nuoto agonistico alle Paralimpiadi di Parigi come tiratore d’élite. Il sanvitese si appresta a vivere un’esperienza straordinaria: la sua prima partecipazione alle Paralimpiadi. A 33 anni, il friulano ha raggiunto il culmine di un percorso sportivo segnato dalla determinazione e da una passione innata per gli sport di precisione.

Ex nuotatore agonistico, Davide ha dovuto abbandonare la piscina per motivi di salute, ma ha trovato nel tiro a segno una nuova strada, che lo ha portato ai vertici internazionali. Il suo cammino nel tiro a segno è iniziato quasi per caso nel 2019, quando, durante una festa dello sport a Spilimbergo, ha scoperto la disciplina che gli ha subito fatto scattare una scintilla. «Ho sempre avuto una passione per gli sport di precisione e mira», racconta Franceschetti ricordando i momenti passati a praticare il tiro con l’arco con suo padre.

Tuttavia, è stato il tiro a segno a catturare definitivamente il suo interesse. «La cosa più bella del tiro è il momento in cui si sta in mira: il tempo sembra fermarsi e ho la sensazione di avere il controllo su tutto».

Dallo scorso maggio, Davide fa parte del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa. Il suo impegno è stato subito premiato con successi di rilievo: l’oro nei 10 metri pistola ad aria compressa agli Europei di Rotterdam nel 2023, seguito dall’oro nei 50 metri pistola a fuoco a Nuova Delhi quest’anno. A questi si aggiungono un argento e un bronzo agli Europei di Granada, rispettivamente nei 10 e nei 50 metri.

Ora, l’obiettivo è Parigi. Domani Davide volerà nella capitale francese insieme alla nazionale italiana, composta da sei atleti, convocati anche per le competizioni individuali, di cui lui è l’unico tiratore di pistola. Le gare che lo vedranno protagonista si terranno il 30 agosto (la 10 metri con pistola ad aria compressa) e il 4 settembre (la 50 metri con pistola a fuoco).

«Mi sento rilassato, consapevole delle mie potenzialità, ma cerco di mantenere basse le aspettative», dice l’atleta, con la serenità di chi è pronto a dare il massimo senza lasciarsi sopraffare dalla pressione. Le emozioni, tuttavia, non mancano. «Essendo la mia prima Paralimpiade non so cosa aspettarmi. Spero di arrivare tra i primi otto che si sfideranno nella finale, anche se la concorrenza è agguerrita, soprattutto con atleti coreani, cinesi e indiani che sono tra i migliori al mondo».

Davide si allena al poligono di Pordenone sotto la guida dell’allenatrice nazionale Sabina Mujkc e del suo allenatore locale, nonché vicepresidente del tiro a segno di Pordenone, Riberto Pizzo. «Vedo un futuro promettente e spero di partecipare ancora a molte Paralimpiadi. Il mio sogno è diventare un giorno allenatore e tecnico della nazionale» Dietro al successo di Francescutti c’è il sostegno dei genitori, Loredana e Denis. Ora è pronto a scrivere una nuova pagina della sua storia sportiva a Parigi.

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