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Tiro a segno, i giovani talenti dell’Italia verso Parigi 2024. Maldini e Ceccarello guidano la rinascita

Zero finali e zero medaglie: visto così il bottino del tiro a segno italiano alle Olimpiadi di Tokyo sembrerebbe essere molto deludente eppure, per la disciplina che annovera carabine e pistole, verso Parigi 2024 potrebbe essersi aperta una strada di rinnovamento.

E’ vero, rispetto a Rio 2016 c’è stato un salto all’indietro, ma va fatta la giusta tara sul gruppo azzurro. L’assenza di una stella assoluta come Niccolò Campriani ha ridotto il numero di chance sul podio, mentre quella di elementi “maturi al punto giusto” come Giuseppe Giordano e Petra Zublasing, a cui aggiungere Marco De Nicolo ancora capace di farsi valere ma, giocoforza, “invecchiato”, ha abbassato il numero di probabilità di accesso alle varie finali, viste anche le rimozioni delle gare di pistola libera e carabina a terra in favore dei format di Mixed Team ad aria compressa.

Dei sette elementi portati a Tokyo, ben cinque erano esordienti, e, De Nicolo e Mazzetti a parte, con un’età media che si assestava intorno ai 23 anni. Sofia Ceccarello, Tommaso Chelli, Lorenzo Bacci, Marco Suppini e Paolo Monna saranno quindi delle colonne del “rinnovamento” azzurro che punterà verso il 2024, ma andiamo a vedere quali potrebbero essere i nomi della Nazionale del futuro, arma per arma.

CARABINA
Maschile
Marco Suppini, Lorenzo Bacci e soprattutto l’inserimento del “terzo moschettiere” Danilo Dennis Sollazzo  (classe 2002), che a livello giovanile ha fatto vedere di essere un vincente. Ora per il lombardo arriva però la sfida più difficile: quella di tentare il salto fra i seniores per dimostrarsi all’altezza anche in quella categoria. Le basi tecniche ci sono tutte: dall’anno prossimo si inizierà a capire su che standard si potrà muovere.

Femminile
In questo comparto la “luce” è rappresentata da Sofia Ceccarello (2002), che a Tokyo è stata nettamente la migliore di tutto il movimento sfiorando, dai 10 metri, anche una finale di specialità. Ma chi potrà fare squadra con lei? Martina Ziviani (1996) è ormai una veterana, nonostante i soli 25 anni, a cui aggiungere il nome di Sofia Benetti (2002), che ha una particolarità: essere molto brava nelle prove di Mixed Team.

PISTOLA
Maschile
Paolo Monna (1998) diventerà inevitabilmente il capofila di una sezione dove Alessio Torracchi (1997) e l’entrante Federico Nilo Maldini (2001, dall’anno prossimo fra i seniores) dovrebbero essere gli altri due alfieri in grado di movimentare le cose. Sulla carta tre nomi molto spendibili anche a livello internazionale, vedremo chi sarà in grado di sbocciare.

Nel comparto di pistola automatica invece Riccardo Mazzetti (1984), nonostante la prova opaca offerta a Tokyo, resterà il riferimento del tiro celere, al suo fianco ci sarà ancora una volta quel Tommaso Chelli (1995) che è stato in grado di stupire ottenendo il pass verso le Olimpiadi, e che nel prossimo triennio potrà acquisire ancor più consapevolezza e dimensione internazionale.

Femminile
Il punto interrogativo della Nazionale potrebbe trovare finalmente una risposta o forse due: Margherita Veccaro (2001) agli ultimi Europei junior tenutisi a Osijek ha fatto vedere di essere pronta al passaggio al livello superiore, così come Brunella Aria (2001), che in queste stagioni ha dimostrato anche lei di poter far parte dei membri della Nazionale a pieno titolo.

Foto: UITS

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