Vela, il triestino Andrea Tesei ha debuttato con il Red Bull Italy
Il Red Bull Italy SailGP Team ha debuttato nel fine settimana alla tappa inaugurale del circuito dei “catamarani volanti” a Dubai. Un esordio in salita per l’equipaggio tricolore con a bordo il velista triestino Andrea Tesei, nel ruolo di trimmer, che ha dovuto vedersela con la flotta che regata da tempo nel circuito.
«Questo primo weekend di regate – racconta Tesei –, è stato sicuramente un inizio duro. Finire ultimi non è mai piacevole, ma un po’ ce l’aspettavamo, regatiamo su una barca estremamente tecnica, ci siamo allenati ancora molto poco e dobbiamo apprendere tanto. La barca di Coppa America e quella di SailGP sono differenti, quello che è difficile da comparare e da imparare in fretta sono tutte le dinamiche di prepartenza e posizionamento per queste partenze al traverso. I sistemi di volo, interfacce e modifiche che si possono fare nella gestione sono differenti, ma concettualmente molto simili: diciamo che abbiamo studiato la stessa materia, ora dobbiamo specializzarci».
I team in acqua sono 12. «La flotta ha un livello altissimo, – spiega Tesei –. Penso non ci siano barche senza medagliati olimpici o campioni del mondo o vincitori della Coppa America. Abbiamo la grande fortuna di poterci allenare subito dopo la regata, nello stesso campo, con più o meno le stesse condizioni, permettendoci di sistemare o lavorare sugli errori, le debolezze e le carenze che abbiamo visto in regata».
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L’equipaggio è stato scelto da Jimmy Spithill, Ceo e fondatore del Red Bull Italy SailGP. «Il rapporto con Jimmy è sempre stato ottimo, ho avuto la fortuna di conoscerlo 7 anni fa quando abbiamo iniziato la prima campagna di Coppa America con Luna Rossa: ho sempre ammirato il suo modo di lavorare, la sua trasparenza nei rapporti, la confidenza e il rispetto che mi ha sempre dato sin dall’inizio, la fiducia che ha nel suo team, il suo approccio per far crescere e aiutare le persone e riuscire a farle eccellere invece che metterle in difficoltà. Ha questa visione di far crescere il gruppo e non gli individui, penso sia la cosa che più vogliamo imparare da lui ed è quello che ci trasmette di continuo. Questa esperienza rinforzerà ancora di più il nostro rapporto di fiducia reciproca – continua Tesei –, e spero di poterlo ripagare con qualche buon risultato a breve termine. Con gli altri a bordo ci conosciamo da tantissimo tempo, con alcuni ho condiviso campagne di Coppa America, con altri quelle olimpiche da avversari e da compagni di barca. Siamo tutti estremamente motivati con un approccio molto umile e cerchiamo di imparare giorno per giorno senza porsi delle aspettative troppo alte, ma confidando nelle nostre capacità e nelle nostre solide fondamenta da cui partire e crescere in fretta. Non vediamo l’ora di riuscire a scalare la classifica di questo circuito, che è veramente competitivo».
Le barche utilizzate sono dei catamarani F50, tutti uguali. «Sono molto tecnici, – spiega Tesei –. Non permettono nessun errore, serve precisione da parte di tutto l’equipaggio; ognuno ha un apporto fondamentale per portare la barca al massimo, eseguire le manovre in qualsiasi istante, anche senza preavviso, e riuscire a mettere la prua davanti agli altri. Se sbagli qualcosa, anche per una frazione di secondo, vieni fagocitato dalla flotta senza renderti conto di cosa è successo».
Il team arriverà ad Auckland una settimana prima della regata per allenarsi. «Probabilmente incontreremo un vento un po’ più forte e scopriremo altre cose da imparare. La fortuna è che tutti i dati sono condivisi, quindi appena proveremo sulla nostra pelle delle cose o individueremo degli errori, potremo andare a vedere subito come affrontano la stessa situazione gli altri team. Possiamo imparare e crescere in fretta, contiamo su questo e sulla solidità del team, sia mentale che tecnica».
La base del Red Bull Italy SailGP Team è a Marina Monfalcone. «Per me è una grande opportunità – conclude Tesei –, e sono molto contento che Red Bull stia investendo vicino a casa mia e che ci sia così tanto interesse nel creare un polo di così alto livello». —
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