Alla Triestina della Vela il Collare d’oro del Coni per le società centenarie
Emozione e soddisfazione alla società Triestina della Vela per il conferimento della più alta benemerenza concessa per meriti sportivi dal Coni. Nei giorni scorsi, il Comitato olimpico nazionale italiano, presieduto da Giovanni Malagò, ha assegnato al circolo della Sacchetta il Collare d’Oro al Merito sportivo, il più importante e prestigioso riconoscimento previsto dal Coni per le società sportive ultracentenarie.
La Triestina della Vela è il terzo sodalizio velico del Golfo a ricevere questa benemerenza dopo la Società nautica Pietas Julia (2006) e lo Yacht club Adriaco (2009).
La cerimonia per la consegna del Collare d’Oro si svolgerà a Roma il 16 dicembre, all’Auditorium della Musica, alla presenza del presidente del Coni Malagò e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il riconoscimento premia l’anzianità e la gloriosa storia dell’associazione presieduta da Marina Simoni, fondata oltre 101 anni fa, quando il 20 marzo 1923 nove appassionati velisti si riunirono al Caffé Tommaseo (Domenico Brencich, Enrico De Grandi, Carlo Giraldi, Carlo Liubich, Edmondo Lokner, Mario Lucas, Giorgio Mazzucato, Evaldo Perdan e Giorgio Sanzin), decidendo di costituire la nuova società dedicata agli amanti della vela e dandogli una sede nel cuore della città.
«Questo Collare d’Oro è di tutti i soci – ha commentato Marina Simoni, presidente della Triestina della Vela –. Premia tutto il lavoro fatto per lo sport, dalla scuola vela alla massima espressione che sono le Olimpiadi, dove negli anni siamo stati presenti con 6 atleti. Premia tutto quello che sta dietro al lavoro di cent’anni di tutti i soci, di tutti gli sportivi, di tutti i ragazzi e degli istruttori. Ricevere la comunicazione del Coni è stata un’emozione grandissima e soprattutto una grande soddisfazione, proprio perché la Triestina della Vela nella sua storia ha sempre avuto questa caratteristica di società sportiva dove trova spazio anche lo sport amatoriale. Abbiamo anche molta attenzione all’inclusività e soprattutto verso il vero perseguire del benessere psicofisico che contraddistingue le vere società sportive, e noi possiamo vantarci di questo perché anche le persone che ormai non fanno più attività agonistica trovano spazio in eventi come le veleggiate».
In oltre cent’anni di storia la Triestina della Vela ha organizzato molti eventi, anche a carattere internazionale, e ha avviato a questo sport migliaia di giovani che negli anni hanno conquistato scritto un albo d’oro importante, che raccoglie successi a partire dagli anni Quaranta di atleti che hanno segnato la storia della vela triestina, vincendo un numero incredibile di titoli italiani, europei e mondiali sulle derive e nelle regate d’altura.
La società è stata anche una fucina di atleti olimpici, i primi negli anni Settanta, quando Roberto Vencato e Roberto Sponza, a bordo del loro 470, sono stati portacolori dell’Italia alle Olimpiadi di Montreal nel 1976; nel 1988 Franco Cittar (riserva nel Tornado) alle Olimpiadi di Seul; Emanuela Sossi nel 1996 ad Atlanta e nel 2000 a Sydney sempre con il 470 femminile, dove c’erano anche i fratelli Marco e Lorenzo Bodini sul Tornado. —
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