Gli sport non sono tutti uguali. E per praticarne alcuni bisogna investire non pochi soldi. Se il vostro sport preferito è la corsa, per esempio,  siete fortunati: bastano un paio di scarpe buone, due bei polmoni e siete a posto. Ma se vi piacciono la Formula Uno, il polo o la vela, beh… preparatevi a grosse spese. 

Questi sono gli sport più costosi del mondo

Il polo 

Tra gli sport che richiedono un impegno economico a tanti zeri c’è sicuramente il polo. Per svolgere questa attività, infatti, a differenza di chi pratica equitazione, non basta possedere un cavallo (che già è comunque una spesa non indifferente), ma ne servono almeno tre o quattro. Questo perché una partita richiede all’animale uno sforzo fisico importante e se si gioca più volte a settimana occorre usare esemplari diversi. Ai prezzi degli equini (che variano ovviamente dalla razza), poi, vanno aggiunti gli stipendi degli stallieri e gli alti costi d’iscrizione ai tornei. L’esborso può quindi arrivare a toccare anche i 70.000 euro l’anno.

La Formula Uno

Preferite la velocità di una monoposto? Il vostro portafoglio non vi ringrazierà. Oltre ai costi da affrontare per arrivare a poter sognare di diventare un collega di Hamilton, nel caso ce la faceste, dovreste poi acquistare almeno un paio di vetture (sempre che non le distruggiate in gara) . E le iscrizioni alle gare toccano cifre da capogiro. Per questo, farlo in autonomia non solo è sconsigliato, ma davvero impossibile. Vi servirebbe uno sponsor pronto ad investire su di voi, altrimenti meglio un giro sui go-kart. 

La vela

Per gli amanti del mare e del vento, la vela è il top. Ma anche in questo caso scendere in acqua ad alti livelli è un’imprese prima di tutto economica. Un’imbarcazione che partecipa all’America’s Cup può costare anche 200 milioni di euro. In più, allenarsi con costanza vuol dire mettere spesso la barca in acqua, preparare le vele, sostituire frequentemente i componenti soggetti a usura… Se siete bravi come Paul Cayard ok, troverete chi vi sosterrà, altrimenti vi costerà un tesoro.

Il pentathlon

Sembra strano, ma anche praticare sport più “normali” possono diventare un salasso. Tra i più costosi c’è sicuramente il pentathlon. Provate a fare una ricerca su internet e capirete in fretta quanto dovreste spendere per acquistare i materiali necessari a competere nel nuoto, nella scherma, nel tiro a segno con pistola, nella corsa e nell’equitazione. 

Il wingsuit

Volare, che passione. E che costi! Tra le discipline più affascinanti ed adrenaliniche c’è sicuramente il wingsuit. Attraverso una speciale tuta alare, infatti, l’uomo riesce a librarsi in aria a velocità impressionanti. E pensate, il costo maggiore da sostenere non è quello per acquistare la speciale tuta (si possono trovare anche a cifre inferiori ai 5000 euro). Le spese maggiori arrivano dal prezzo delle lezioni, dal prezzo del noleggio dell’aereo dal quale lanciarsi, dalla retribuzione al pilota e soprattutto dalle spese per una polizza assicurativa. Praticare wingsuit a livello amatoriale può costare anche 500.000 euro l’anno. 

La mongolfiera

Vi piace stare tra le nuvole? Le gare in mongolfiera fanno per voi. Ebbene sì, anche se non sono molto conosciute, esistono delle vere competizioni per gli appassionati di questo sport. Ovviamente, per prima cosa occorre comprare una mongolfiera, per farlo ci vogliono circa 30.000 euro. Poi trovare un posto dove tenerla e sono altri soldi. Per condurla c’è bisogno di una speciale licenza e per il combustibile preparatevi a sborsare circa 40 euro ogni ora di volo. Anche gonfiare il pallone non è un passaggio a buon mercato, ci vogliono circa 1200 euro. 

Il top

Ma tutti questi sport insieme non arrivano a competere con una manifestazione davvero da supermilionari: il Whitianga Festival of speed.

È questo l’evento sportivo più caro del mondo. Si tiene ogni anno in Nuova Zelanda e comprende una serie di discipline di velocità. 

Ci sono gare di elicotteri, di aerei, di offshore, di rally, di paracadutismo, di Jet Sky…

A pensarci bene due calci al pallone non sono poi così male, no?