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La vela entra nel futuro: ecco la prima Accademia Wasp

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La vela entra nel futuro: ecco la prima Accademia Wasp

TRIESTE. La tradizione in Barcolana non finirà mai in soffitta. La regata regina della seconda domenica di ottobre, la più partecipata al mondo, rimarrà un affare per gli scafi senza le ali. Le barche foil richiedono spazi in mare molto ampi, essendo il loro assetto di navigazione molto diverso da quello delle imbarcazioni tradizionali. Questo non vuol dire che l’innovazione non farà la sua parte in questa festa del mare. Spetta a Barcolana Fun Siram Veolia, infatti, il compito di esplorare i nuovi mondi della vela, ponendosi anche l’obiettivo di formare così quella che sarà la nuova generazione di velisti.

Barcolana Fun celebra gli sport velici acrobatici e di velocità, portando nelle acque del Golfo di Trieste sfide spettacolari ed esibizioni tra i migliori kitesurfer del mondo e le gare con i monotipi Wasp, gli scafi ibridi tra barca e windsurf. Del resto, chi li ha provati, difficilmente vuole tornare indietro. La vela del futuro sembra così destinata ad abbracciare le grandi velocità sull’acqua e la Barcolana vuole far assaggiare qualche boccone di futuro agli appassionati del mare. Grazie a Siram Veolia, infatti, Barcolana ha aperto la propria “Accademia Wasp”, dando la possibilità a giovani atleti della vela di provare gratuitamente, con il supporto dei tecnici, il piccolo monotipo Wasp. Ideato dallo specialista di Moth, l’australiano Andrew McDougall, il Wasp è una deriva con foil dalle super prestazioni, ma è alla portata di tutte le tasche ed è facile da gestire da parte di chiunque voglia provare l’emozione di navigare a pelo d’acqua.

«Il supporto di Siram Veolia alla Barcolana - ha commentato Mitja Gialuz - è sempre importante, perché ci permette di riflettere sul tema della sostenibilità e sul ruolo dell’educazione. Insieme da anni lavoriamo su questi, che sono due dei principali valori che condividiamo. Quest’anno aggiungiamo la divulgazione, a terra con l’Immaginario Scientifico e in mare, con la formazione verso l’utilizzo di nuovi scafi, i Wasp».

La regata quest’anno si è arricchita con il convegno Barcolana Sea Summit: tre giornate dedicate alla divulgazione scientifica, economica e sociale sui temi della sostenibilità dei sistemi acquatici, dello stato di salute del Mediterraneo, del ruolo della “science diplomacy” nel sostenere politiche innovative e integrate di tutela del mare e del futuro delle Città-Porto nella prospettiva della transizione ecologica.

Rimanendo sul fronte della velocità, i migliori kitesurfer si misureranno con salti ed evoluzioni: la sfida “downwind” tra Trieste, Miramare e Marina Julia, rappresenta infatti una prova di resistenza con il vento in poppa a partire dalla suggestiva cornice del mare antistante piazza Unità. Questa mattina toccherà a Ruggero Tita; il campione olimpico vincitore della storica medaglia d’Oro del Nacra 17 alle Olimpiadi di Tokyo 2020, sfiderà le folate di bora con la imbarcazione Moth, uno scafo leggerissimo che ha una superficie velica di 8 metri quadri.

In Barcolana, insomma, non ci sono estranei. Dalle piccole passere, agli eleganti scafi in legno, fino ad arrivare alle imbarcazioni più performanti, tutti hanno il proprio tratto di mare a disposizione. Anche le barche con le ali, se si esclude la regata di domani.

lu. sa.

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