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Lago di Santa Croce: kite e windsurf, vela e pesca sportiva: ma anche una bella spiaggia

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Lago di Santa Croce: kite e windsurf, vela e pesca sportiva: ma anche una bella spiaggia

ALPAGO

Il lago di Santa Croce vola sulle ali del vento. Il primo scorcio d’estate ha fatto registrare numeri da record. Merito delle numerose attrazioni di carattere sportivo ma anche di una crescita esponenziale in materia di servizi turistici che evidentemente inizia a dare i frutti sperati.

La comunità alpagota gongola: il kite surf si candida a punto di forza dell’estate 2020, ma il lago di Santa Croce è, oggi, anche meta di un turismo da spiaggia, fino a qualche tempo fa praticabile solo raggiungendo il mare.

Quattro le discipline sulla cresta dell’onda: kite surf, windsurf, vela e pesca sportiva. Ognuna da svolgere in una zona specifica del lago.

Caratteristica, quest’ultima, non casuale e capace di mettere tutti d’accordo.

«Sono tutte a breve distanza l’una dall’altra, ma è stata pensata una suddivisione di zone con l’obiettivo di non creare confusione nella testa del turista che approda sulle rive del lago di Santa Croce per la prima volta», sottolinea il presidente del consorzio turistico Alpago, Cristiano Gaggion, «Poiatte ospita un’area in cui è possibile effettuare pesca sportiva su speciali imbarcazioni. Sempre a Poiatte è possibile fare windsurf mentre su quello che prima della fusione era territorio di Farra è possibile praticare kite surf».

A completare l’offerta il circolo velico, situato sempre sul territorio un tempo di Farra, gestito dalla lega navale di Belluno e “quartier generale” per la pratica della vela.

«Nell’ultimo anno si è sviluppata notevolmente l’area della spiaggia in cui da quest’anno è possibile portare anche i propri cani», prosegue Gaggion che sottolinea il lavoro in stretta sinergia avanzato negli ultimi tempi insieme alle amministrazioni comunali, alla Dmo ed alla Regione Veneto sul fronte dello sviluppo turistico del lago di Santa Croce. A tal proposito, ieri pomeriggio si è tenuto un tour alla presenza di operatori turistici russi.

«Il coinvolgimento dei privati è stato determinante per sviluppare un prodotto turistico all’altezza», prosegue Gaggion, «e sono stati realizzati anche nuovi servizi igienici. Potrebbe sembrare una cosa banale, ma fino a qualche tempo fa non c’erano. Oggi inoltre è possibile sfruttare il lago anche per farsi un giro in pedalò. C’è anche una zona in cui, a bordo di speciali carrucole sospese, è possibile volare sfiorando l’acqua».

Componenti istituzionali e di promozione turistica in questi giorni stanno completando un lavoro per potenziare la destinazione turistica Alpago con grande attenzione alla comunicazione.

«A questo punto manca solo la ciliegina sulla torta», conclude Gaggion, «rappresentata dalla possibilità di effettuare il giro ad anello del lago in bicicletta. È un auspicio che speriamo di poter vedere realizzato nel minor tempo possibile perché sono sempre di più, e lo testimoniano anche questi ultimi giorni, i turisti che raggiungono il lago di Santa Croce in bicicletta. Urge la realizzazione di un circuito extra stradale, particolarmente richiesto soprattutto dagli stranieri, che guardano con grande attenzione al tema della sicurezza». —

gianluca de rosa

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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