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Vela, Coppa del Mondo Miami 2020: la maledizione dei quarti posti. Sfugge il podio a Berta-Caruso nei 470 ed a Talluri nei Laser Radial

Niente medaglie azzurre nelle Hempel World Series di vela di Miami. Un vero peccato perché la Medal Race dei 470 femminili era iniziata molto bene per Elena Berta e Bianca Caruso. Una gran partenza, tanto da arrivare nettamente in testa alla prima boa, mantenere la seconda nel lato successivo, ma poi purtroppo scivolare prima in quinta e in poi in sesta senza riuscire a recuperare fino all’arrivo. Tutto questo mentre le prime tre posizioni nella Medal Race venivano occupate proprio dagli equipaggi che le precedevano in classifica. L’unico sorpasso importante è stato quello delle slovene Mrak/Macarol, che hanno messo la prua davanti alle polacche Skrzypulec/Ogar tanto da soffiargli l’argento per un solo punto. Oro, come da pronostico, per le francesi Lecointre/Retornaz. Certo, il quarto posto conferma il buon lavoro fatto dalle ragazze, ma l’andamento della Medal sottolinea qualche difficoltà nel confrontarsi con una flotta di appena dieci barche, quando un piccolo errore o un’indecisione diventano difficili da recuperare. Non modificano la loro classifica neppure Benedetta Di Salle ed Alessandra Dubbini, decime al traguardo e quindi anche nella generale.

Non è andata meglio, anzi forse è andata peggio, a Matilda Talluti nei Laser Radial. La giovane velista livornese, venuta a Miami di sua iniziativa, ha interpretato nel migliore dei modi la settimana di regate, ma ha fatto un passo falso proprio nella prova che assegnava le medaglie. Terza in classifica generale alla partenza, ha perso una posizione e quindi la possibilità di portare a casa almeno il bronzo. Sin dal via è rimasta in coda al gruppo mentre le avversarie lottavano per soffiarle quella medaglia che era sembrata alla sua portata. Alla fine ha avuto la meglio l’indiana Nethra Kumanan, che ha vinto la Medal Race e il bronzo. Oro all’americana Erika Reineke e argento alla greca Vasileia Karachaliou. Ora andrà anche in Australia ai Mondiali, dove sono già in allenamento tutte le migliori, sarà un’esperienza diversa, ma il futuro potrebbe essere dalla sua parte.

Classifica rivoluzionata nel 470 maschile con la medaglia d’oro degli spagnoli Hernandez/Garcia Paz, capaci di vincere la Medal Race e l’oro benché a pari punti con i giapponesi Okada/Hokazono, messi in crisi proprio dai compagni di squadra Doi/Kimura, che li hanno superati sulla linea di arrivo impedendogli di vincere l’oro: evidentemente c’è in ballo la selezione nazionale per i Giochi. Bronzo per gli australiani Belcher/Ryan, mentre sono scivolati giù dal podio gli svedesi Dahlberg Bergstoem.

Medal Race esaltante nei Laser, dove le medaglie sono rimaste incerte fino all’ultimo. Alla fine l’oro è andato al peruviano Stefano Peschiera, terzo in classifica alla partenza, argento per l’argentino Francisco Graragna Rigonat e bronzo per Enrique Arathooon Paca di El Salvador. La qualificazione per Tokyo del Nord America va a Trinidadd and Tobago con Andrew Lewis. Nei Finn non c’era nessuna possibilità di portare via l’oro allo statunitense Caleb Paine, anche se nelle selezioni per rappresentare gli USA ai Giochi è ancora in vantaggio Luke Muller, che a Miami ha conquistato il bronzo. Argento per il canadese Kyle Martin. Qualifica olimpica per il Messico. Nelle tavole RS:X femminili gran giornata della messicana Vega de Lille con la vittoria nella Medal e l’oro conquistato davanti alla connazionale Aguilar, risalita da quarto posto. Bronzo per la giapponese Komine. La settimana di Miami è terminata con la Medal Race delle tavole maschili, dove lo statunitense Pedro Pasqual ha vinto, come previsto, regata e medaglia d’oro. Il suo peggior risultato in Florida è stato un terzo posto. Battaglia serrata per l’argento tra il lituano Bernotas, secondo per tutta la Medal, e il messicano Berenguer, secondo in classifica prima del via. Solo alla fine il messicano si è garantito il secondo posto nella generale superando l’americano Nores, bronzo quindi per il lituano.

LE DICHIARAZIONI DELLE ATLETE DOPO LA FINALE MEDAL RACE

ELENA BERTA (timoniera 470 W): Portiamo a casa un altro quarto posto, dopo aver perso una possibile medaglia nella seconda bolina. Per fare un bilancio non ci sono molte parole, dobbiamo imparare a eliminare questi piccoli errori che fanno perdere punti decisivi e hanno condizionato una regata nella quale avevamo fatto tante cose positive. Adesso abbiamo tutto febbraio per prepararci e arrivare in forma al Mondiale“.

BIANCA CARUSO (prodiera 470 W): La Medal era iniziata super bene, purtroppo non siamo riuscite a gestirla nella seconda bolina e nella seconda poppa, e alla fine chiudiamo quarte. Ci dispiace molto, ma siamo anche contente perché abbiamo avuto dei segnali ottimi durante questa settimana, e di fatto il nostro 2020 è iniziato bene. Ci siamo allenate molto in inverno, siamo nella top-10 del panorama internazionale, nonostante qualche errore di troppo, guardiamo avanti“.

BENEDETTA DI SALLE (timoniera 470 W): Non siamo soddisfatte di questa regata, sappiamo che siamo allenate, siamo veloci, possiamo fare tanto meglio, dobbiamo riuscire a prendere le decisioni migliori per la strategia. Anche oggi non siamo partite con lo spirito giusto e l’aggressività che serviva, non abbiamo fatto una bella partenza, e anche la scelta del lato non è stata quella giusta“.

ALESSANDRA DUBBINI (prodiera 470 W): Siamo dispiaciute, c’è un po’ di rammarico dopo l’intensa stagione invernale di allenamenti, sentivamo di aver lavorato tanto e di esserci preparate nel modo giusto, avevamo un po’ di acquolina in bocca nell’affrontare questa Miami, che purtroppo non ci ha portato il risultato che volevamo. Questa prima regata dell’anno è andata così, ma siamo felici di avere il Mondiale a breve per riuscire a riscattarci. Torniamo da Miami col broncio ma consapevoli che c’è la regata a Palma di Maiorca tra poco meno di due mesi“.

Stefano Vegliani

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Foto: Stefano Vegliani

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