Rugby Seven femminile: a Città del Capo vince l’Australia l’eterna sfida con la Nuova Zelanda
Si è conclusa a Città del Capo la seconda tappa del Svns 2026, il torneo mondiale di rugby a sette, e in campo femminile si riconferma per l’ennesima volta il dualismo tra Nuova Zelanda e Australia, che dominano e in finale è l’Australia a vincere nettamente.
La fase a gironi non regala sorpresa, con la Nuova Zelanda che domina il gruppo A, con tre vittorie, precedendo gli USA, mentre sono escluse dalla semifinale le Fiji, terze, e la Gran Bretagna. A punteggio pieno è anche l’Australia nel gruppo B, con le australiane che precedono la Francia, mentre al terzo posto chiude il Giappone e al quarto il Canada. Insomma, come a Dubai sembra già scritto che la tappa sudafricana vedrà il solito dualismo tra Nuova Zelanda e Australia.
Previsioni che si confermano in semifinale. La Nuova Zelanda, infatti, soffre nel primo tempo contro la Francia, con Alycia Christiaens che apre le marcature per le transalpine, poi la meta di Stacey Waaka vale il 7-7 dell’intervallo. Nella ripresa, però, le mete di Jazmin Felix-Hotham e Alena Saili chiudono il discorso e la Nuova Zelanda vince 19-7. Ben più facile il percorso per l’Australia, che contro gli USA si impongono 34-7 (19-0 all’intervallo) e grande protagonista è Maddison Levi, autrice di ben 4 mete.
La finale, dunque, vede protagoniste le dominatrici del Seven femminile, cioè Nuova Zelanda e Australia. E per le australiane arriva la rivincita dopo il ko subito a Dubai. Questa volta la finale non ha storia, con le mete di Heidi Dennis (2′), Teagan Levi (3’) e Isabella Nasser (8’) a far volare l’Australia sul 19-0 al riposo, poi Maddison Levi a inizio ripresa chiude i giochi e le mete di Kelsey Teneti e Stacey Waaka servono solo a fissare il punteggio finale sul 26-12.

