Chi è Edoardo Todaro, il trequarti che sta facendo faville nel Campionato inglese di rugby
Edoardo Todaro è considerato uno dei giovani talenti più brillanti del rugby italiano di oggi. Nato a Milano nel 2006, ha lasciato l’Italia all’età di 14 anni per trasferirsi in Inghilterra, dove ha frequentato l’Ipswich School e ha integrato l’accademia del Northampton Saints nel sistema giovanile britannico. Cresciuto in un ambiente stimolante e competitivo, Todaro ha potuto affinare sia le sue qualità atletiche che tecniche, muovendosi con velocità e determinazione in un contesto internazionale che ha scelto sin da ragazzo.
Nel corso della stagione 2025-26 in Premier Rugby con i Northampton Saints, Todaro ha registrato un avvio eccezionale: all’esordio ha segnato due mete nella prima gara ufficiale, e dopo poche partite contava già quattro mete in quattro outing. In particolare, nel derby contro i Leicester Tigers è stato nominato “Player of the Match”, grazie a una prova caratterizzata da 95 metri in attacco, quattro clean breaks e un assist decisivo. Questa escalation di prestazioni ha acceso i riflettori sul giovane milanese, mostrando come il salto in un campionato così fisico e rapido non lo abbia spaventato.
Sul fronte internazionale, Todaro è stato protagonista nella formazione dell’Italia U20, dove ha messo in mostra versatilità e abilità anche in posizioni diverse da quella ideale di ala/estremo. Nel 2025 è arrivata anche la prima convocazione tra i senior della Italrugby in vista delle Autumn Nations Series, segno che lo staff tecnico azzurro ne considera già il potenziale in vista del futuro.
La storia di Todaro rappresenta un caso interessante per il rugby italiano: un ragazzo che, lasciando precocemente la scena nazionale giovanile per crescere in un ambiente estero di alto livello, ha saputo affermarsi rapidamente in uno dei campionati più competitivi del mondo. Se manterrà continuità, miglioramenti e sani margini di crescita, Edoardo Todaro potrebbe diventare una pedina fondamentale per l’Italia nel prossimo ciclo internazionale. In un momento in cui il movimento azzurro cerca nuove leve capaci di fare la differenza, lui appare già come uno dei più promettenti.

