Rugby femminile: l’Inghilterra batte il Canada e vince i Mondiali
L’Inghilterra non delude davanti al proprio pubblico e vince i Mondiali 2025 di rugby femminile. Sul mitico prato di Twickenham (Londra) le Red Roses battono il Canada 33-13 e completano la propria marcia trionfale, tornando sul tetto del Mondo ad 11 anni di distanza dall’ultima volta.
Il match a Twickenham, dove di fatto l’Inghilterra gioca in casa di fronte a 80.000 spettatori, prende il via subito con una sorpresa: arriva la meta del Canada al 5′ grazie alla corsa di Hogan-Rochester, che porta le nordamericane sullo 0-5, senza conversione al calcio. Le britanniche si spaventano, ma pochi giri di lancette dopo sistemano la situazione con il “pareggio” di Kildunne e il sorpasso in mezzo ai pali firmato da Harrison per il 7-5. La segnatura dà vigore ad Aldcroft e compagne che al 19′ vanno ancora oltre con la zampata conclusiva di Cokayne: Harrison converte i punti del 14-5.
L’Inghilterra, scrollatasi di dosso le paure, diventa incontenibile segnando con l’acuto di Matthews e con un’altra azione vincente, da drive offensivo su rimessa laterale, che però viene annullata dopo revisione al TMO. Lo score si sistema sul 21-5, ma al riposo si va sul 21-8 perché sul finale di frazione arriva il piazzato canadese di de Goede che va a segno.
Le inglesi iniziano il secondo tempo sulle ali dell’entusiasmo e trovano subito la meta con Abbie Ward, non convertita da Harrison con il pallone che si stampa sul palo. Quando la partita sembra in cassaforte arriva la reazione canadese: Hogan-Rochester viene servita benissimo e realizza la seconda meta personale, questa volta trasformata da de Goede che porta il punteggio sul 26-13.
Il finale è infuocato con il Canada che spinge per provare a riaprire la finale. L’Inghilterra non solo resiste alle offensive avversarie ma al 68′ trova il colpo del KO: Matthews sigla la seconda meta della propria partita, Harrison converte e porta le inglesi sul definitivo 33-13. Negli ultimi 600 secondi le Red Roses devono solo gestire per poi far partire la festa.
Nella finale per il bronzo invece a mettersi la medaglia al collo è stata la Nuova Zelanda, capace di battere 42-26 la Francia, in una partita complessivamente da 10 mette, illuminata dalle due segnature griffate da Braxton Sorensen-McGee. Black Ferns inizialmente in svantaggio 0-7, poi in grado di recuperare e andare al riposo sul 26-7 gestendo senza patemi la ripresa. L’ultimo gradino del podio è quindi delle oceaniche.