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The Rugby Championship: l’Australia batte l’Argentina in extremis

È tornata dopo la settimana di pausa la The Rugby Championship e la mattina di sabato è iniziata con la sfida al Queensland Country Bank Stadium tra Australia e Argentina. Dopo i primi due round la classifica era cortissima, con gli All Blacks con 6 punti, l’Australia a 5, mentre Argentina e Sudafrica chiudevano con 4. Insomma, torneo equilibratissimo e nella terra dei Wallabies la sfida era già decisiva.

Ottimo avvio dell’Argentina che mette subito pressione e al 4’ l’intervento del tmo premia i Pumas e Carreras va sulla piazzola per lo 0-3. Insistono gli ospiti, con l’Australia che fatica a entrare in partita e all’11’ arriva il bis per Carreras per lo 0-6. Ora prova a salire di livello la squadra padrone di casa e da una rimessa laterale si rende pericolosa a fine primo quarto ma non concretizza, con i Pumas però che si ricompattano subito e mostrano ancora una volta una difesa impeccabile nei punti d’incontro, negando ritmo all’Australia.

La meta, però, arriva e arriva al 24’, quando da una rimessa la palla arriva a Wilson che guadagna dieci metri, poi White libera Frost che raccoglie l’ovale da terra, evita gli avversari e schiaccia per il 7-6. Ma è solo una fiammata, perché al 29’ da una mischia palla raccolta da Chocobares, impeccabile nei tempi d’inserimento, e sfonda la difesa australiana. Da lì è un esercizio di tecnica pura. Un paio di passaggi rapidi e precisi aprono lo spazio a Delguy, che vola a marcare vicino all’angolo destro il 7-11. È spettacolo argentino e due minuti dopo Cinti apre la breccia nella difesa australiana. Con l’inerzia tutta dalla loro parte gli ospiti tengono vivo l’ovale con offload spettacolari, fino a rientrare verso il centro e permettere a Mateo Carreras di schiacciare con potenza per il 7-18. Prima dell’intervallo c’è ancora tempo per un piazzato dello stesso Carreras e per gli errori dell’Australia che valgono il 7-21.

La ripresa inizia con i Wallabies a caccia di punti per riaprire la partita e dopo un tentativo andato a vuoto, al 47’ arriva la seconda meta dei padroni di casa. Lungo attacco dell’Australia, argentini molto fallosi, ma poi Ikitau rompe un paio di placcaggi e libera un offload magnifico per Sua’ali’i per il 14-21. Prova a rispondere l’Argentina e va vicina alla marcatura con un chip che si trasforma in un secondo calcio a seguire, ma quando la marcatura appare quasi certa arriva McDermott che “para” a terra l’ovale e nega i punti agli ospiti.

L’inerzia del match, però, ora è dal lato australiano, che continua a spingere, rendersi pericoloso e l’Argentina commette troppi falli e arriva il cartellino giallo per Mateo Carreras. E sulla seguente touche palla che viene mossa al largo e arriva la bella marcatura ancora di Sua’ali’i e partita in perfetta parità sul 21-21. Sbaglia tanto l’Argentina in inferiorità numerica, ma anche l’Australia spreca troppo e si resta in parità entrando negli ultimi 10 minuti del match. Ritrova ritmo e gioco l’Argentina e al 77’ conquista una punizione fondamentale, va sulla piazzola Mallia e trova il 21-24 con un minuto da giocare. E non è finita, perché una ricezione sbagliata dei Pumas dà un’ultima chance ai Wallabies che conquistano una punizione e scelgono la touche. Altro fallo argentino, punizione battuta veloce, altro fallo e a tempo ampiamente scaduto va in meta Angus Bell per il 28-24 che accende la festa dell’Australia.

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