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Seniores: intervista a Stephen Nicol

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Una settimana non basta per metabolizzare una retrocessione che a Botticino è arrivata all’ultima giornata con il record di punti in Serie B per il club (31 per la precisione) e dopo una bella prestazione come quella espressa contro Bergamo in trasferta. Ne abbiamo parlato insieme all’allenatore Stephen “Steve” Nicol.
Retrocedere in Serie C dopo un finale di stagione in crescita fa davvero male. Tuttavia, bisogna ritrovare la forza per ripartire e reagire. Abbiamo per esempio un gruppo di giovani molto interessante, sei d’accordo?
“Purtroppo i punti sono relativi e quello che poi conta davvero è il piazzamento in classifica. Sono convinto che non tutto sia da buttare, gli atleti del 2006 che due anni fa avevano conquistato la fase finali del campionato interregionale, si sono ben comportati. Il gruppo è sicuramente molto promettente e soprattutto Made in Botticino. Senza tutoraggi o collaborazioni qui abbiamo sempre lavorato in maniera indipendente e autonoma nel settore giovanile. Quest’anno Tamborini e Musatti hanno giocato tanto titolari per scelta e non per necessità, Cittadini che ha segnato una meta all’esordio è stato invece frenato dagli infortuni e dai problemi fisici. Infine, non dimentico l’apertura Cecchini che pur essendosi spostato a Viadana, ha giocato con continuità in Serie A con i Caimani”.
Proprio Tamborini e Musatti sono due atleti che hai svezzato fin dal tuo arrivo a Botticino quando hai cominciato ad allenare le nostre giovanili. Secondo te dopo le molteplici presenze in Serie B il loro percorso di maturazione è stato completato?
“No, non è ancora completo pertanto siano stati molto bravi ad adattarsi al nuovo livello. Hanno fatto un salto notevole aggregandosi alla rosa della prima squadra senza riscontrare difficoltà. Essendo due classe 2006 devono curare meglio l’aspetto fisico e ovviamente migliorare”.
Cosa non è andato quindi quest’anno?
“E’ mancato il sangue freddo nei minuti chiave di alcune partite. Inoltre, abbiamo anche un po’ sottovalutato noi stessi. Infine, c’è mancata la leadership di Martani che purtroppo si è seriamente infortunato nel girone d’andata e non ha più potuto giocare in quello di ritorno”.
Analizzando i dati, lontano da casa non abbiamo raccolto alcun successo. Secondo te si poteva e si doveva fare meglio?
“Noi abbiamo fatto del nostro meglio. Purtroppo, l’annata si è conclusa nel peggiore dei modi”.

Ph. Luigi Biancardi

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