Settimo Rottaro, Giacomo Casiraghi convocato nella nazionale di rugby
SETTIMO ROTTARO. Convocato con la Nazionale italiana under 20 di rugby Giacomo Casiraghi, 19 anni, di Settimo Rottaro è entusiasta di far parte dei 26 giocatori scelti lo scorso fine settimana dallo staff tecnico capitanato dal responsabile Roberto Santamaria al Centro di preparazione olimpica Giulio Onesti di Roma.
Casiraghi è stato a Roma sia domenica 15, che lunedì 16 dicembre, prima di partire alla volta di Dublino, in Irlanda, dove gli atleti hanno sostenuto mercoledì 18 dicembre un allenamento congiunto con i pari età irlandesi, mentre ieri, venerdì 20 alle 14 hanno dato il kick-off contro il XV del trifoglio affidato al debuttante Neal Doak.
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Quando è nata la sua passione per il rugby?
«Ho iniziato a giocare a rugby quando avevo 12 anni, iniziando da Ivrea e sin dal primo allenamento fatto con gli eporediesi sono molto contento di aver scelto questo sport».
Come si è poi evoluta la sua carriera?
«Dopo l’Ivrea sono passato al Biella rugby (oggi terzo in serie A, girone A), dove mi alleno quattro volte alla settimana, oltre alla partita la domenica. Agli inizi di dicembre ho poi ricevuto la convocazione con la Nazionale italiana Under 20 e di lì a poco sono partito per il raduno di Roma».
Questa è la sua prima chiamata con la Nazionale o era già stato un azzurro?
«Con l'Under 20 è la prima volta, mentre in precedenza ero già stato convocato in Under 19, dove peraltro ho anche giocato una partita a Calvisano, in provincia di Brescia, contro il Giappone, riuscendo anche a guadagnarmi una meta e a vincere la partita. Miglior debutto con la maglia azzurra non poteva esserci. A dire il vero poi, ne avrei dovuta anche giocare una seconda, questa volta a Napoli contro la Francia, ma a causa di un problema fisico avuto alla vigilia del match, ho dovuto, a malincuore, rinunciare».
Ha un giocatore di riferimento a cui s'ispira?
«Sì, è Sergio Parisse, un atleta davvero molto forte tecnicamente e anche per quanto riguarda la personalità che mette in campo. Mi piaceva anche prima che iniziassi l'avventura con questo sport. Ora che pratico anch'io rugby, è un mio punto di riferimento a tutti gli effetti».
Quali sono i suoi obiettivi?
«Ho un sogno nel cassetto che inseguo da quando ho svolto il mio primo allenamento ad Ivrea: essere convocato un giorno al Sei Nazioni under 20 e perché no, sempre in questa categoria, anche al Mondiale, che quest'anno si terrà proprio in Italia. Il percorso per arrivare a questi due appuntamenti molto prestigiosi è ancora lungo, so che dovrò allenarmi al massimo sia nella mia attuale squadra di club mettendoci tanta intensità sia in settimana in allenamento, che la domenica in partita per migliorarmi in ogni aspetto. Far bene con il club significa poi avere la possibilità di essere convocato in Nazionale, dove dovrò poi meritarmi la convocazione e, l'unico modo per dimostrarlo, è quello di continuare a lavorare con grande umiltà, determinazione e tanta voglia d'imparare. Bisogna saper reggere la pressione che si crea quando si scende in campo per giocare una partita».
Veniamo invece alla trasferta nel Regno Unito, che emozioni ha provato?
«Abbiamo fatto il raduno a Roma dove ho avuto la fortuna di iniziare a conoscere i miei compagni di squadra, poi siamo partiti alla volta di Dublino, per me esperienza ancora più speciale, dato che è la prima partita con questa categoria ed anche il mio primo viaggio all'estero. L'Irlanda spero sia solo l'inizio di una lunga serie di questa caratura internazionale molto importante sia a livello mentale, che tecnico, perché ci confrontiamo con giocatori di un'altra Nazione, con una loro metodologia d'allenamento ed un approccio alla partita». Casiraghi ha dunque tutte le carte in regola per farsi strada nel mondo del rugby italiano. Curiosità: Settimo Rottaro non è nuovo ad emergere per essere la patria di sportivi. Agli inizi degli anni '90 fu il calcio a rendergli onore con i fratelli Comotto, militando con molte maglie di club professionisti, a cominciare dal Torino. Ora la stessa sorte potrebbe toccare a Giacomo Casiraghi e chissà che, dopo il calciatore Pierluigi, attaccante sempre negli anni '90 tra le altre di Juve e Lazio, ci sia un altro Casiraghi a salire agli onori delle cronache per risultati e prestazioni da incorniciare, ma non nel calcio, bensì nel rugby.