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Lynagh, il Benetton nel destino: «Felice di giocare a rugby per Treviso»

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Da lunedì il Benetton Rugby è a Calalzo di Cadore per vivere il ritiro tra i monti della località cadorina fino a venerdì. Sono rientrati in gruppo i nazionali italiani e il tongano Malakai Fekitoa. Sono ancora impegnati con la nazionale Argentina Thomas Gallo, Lautaro Bazan Velez, Tomas Albornoz, Ignacio Mendy e Bautista Bernasconi. Sta svolgendo i primi allenamenti in maglia biancoverde il nuovo arrivo Louis Lynagh che racconta ai microfoni di BENTV le prime impressioni con i Leoni.

Louis, quali emozioni stai vivendo in questi primi giorni al Benetton Rugby?
«Tutti mi hanno accolto alla grande e mi stanno aiutando ad integrarmi. Ora siamo a Calalzo e non credo ci sia un posto migliore per allenarci in questo periodo. Sono qui da pochi giorni, ma so che la squadra si sta già allenando da alcune settimane. I ragazzi hanno tanta voglia di fare bene e tutti i giocatori rientrati dalla nazionale, come me, sono molto carichi. Io sono molto emozionato e credo che la squadra possa fare molto bene in questa stagione».

Come giudichi la squadra che sta nascendo?
«Penso che abbiamo una grande squadra, dotata di un ottimo mix tra giocatori giovani e di esperienza. In più ci sono tanti giocatori con un nutrito curriculum internazionale, che giocano per l’Italia e con altre nazionali importanti a livello internazionale. C’è la giusta combinazione di questi fattori».

Come giudichi l’ultima annata dei biancoverdi?
«La scorsa stagione ho guardato tante partite della squadra e penso abbia fatto un grande lavoro: ha raggiunto i playoff in URC e ha conquistato la semifinale di Challenge Cup. Penso che la prossima stagione e negli anni a venire questa squadra possa ottenere grandi risultati: proveremo a fare ancora meglio in campionato e a lottare per un posto nei playoff di Champions Cup. So che tutta la squadra pensa di poter migliorare ulteriormente i risultati raggiunti».

Tuo papà Michael è stato un fuoriclasse che ha giocato nel Benetton Rugby negli anni ’90 e tu sei nato a Treviso nel 2000. Poi da piccolo ti sei trasferito in Inghilterra. Che ricordi ti ha raccontato tuo papà dei suoi tempi a Treviso?
«Mi ha raccontato tante belle cose su Treviso, tanti posti da visitare e anche i ristoranti dove andare a mangiare. Adesso vivo a Treviso a casa di mio nonno. E’ una bellissima città e sono nato qui. A cinque anni mi sono trasferito in Inghilterra, ma sono tornato tante volte a Treviso per vivere le vacanze, stando spesso da mio nonno. Conosco la città e mi piace stare qui».

Sei già stato a Monigo a vedere i Leoni?
«Mi ricordo di essere stato a Monigo quando avevo circa 16 anni: ero venuto a vedere un’amichevole di precampionato contro i Saracens con mio papà e mio nonno. Poi in tv ho rivisto tutte le partite di mio papà di quando giocava al Benetton Rugby».

Puoi descriverti come giocatore?
«Penso di essere un’ala pericolosa quando ha la palla in mano. Voglio sfruttare la mia velocità e la mia fisicità. Anche nel gioco aereo voglio crescere ulteriormente e nel gioco difensivo sento di essere solido, anche se voglio imparare a crescere guardando i miei compagni».

Arrivi dagli Harlequins e l’amichevole del 13 settembre di Monigo sarà proprio tra il Benetton Rugby e gli inglesi. Che tipo di squadra sono gli Harlequins?
«Come il Benetton Rugby sono una squadra a cui piace avere un gioco molto veloce. Hanno tanti giocatori pericolosi e che possono creare danni anche se hanno poco spazio disponibile per fare male. Le due squadre sono forti e sarà un match combattuto: per i tifosi sarà una bella partita».

Hai qualche hobby?
«Mi piace molto giocare a golf e passare il tempo libero giocando ai videogame o andando a cena fuori. Sono un ragazzo semplice e so che quando uscirò a Treviso ci sarà più sole rispetto a quando vivevo a Londra».

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