United Rugby Championship,  Benetton sconfitto 37-0 a Glasgow

Brivido, terrore, raccapriccio. Ma Cattivik stavolta non c’entra, è la versione “estera” del Benetton a sembrare una macchiolina nera: due mete in tre partite, 132 punti subiti. Se la ride Franco Smith: avrebbe pagato di tasca propria per prendersi la rivincita della prima giornata. Non è servito. Treviso è altra cosa senza gli azzurri, con troppi recuperati in extremis (Negri, Pettinelli, Rhyno Smith, Riera solo nel XV) e con grossi guai al tallonaggio. Attenzione, la scusa degli assenti non regge, perchè pure gli scozzesi ne avevano parecchi fuori.

È l’approccio che manca, basti pensare che Treviso esce dalla sua metacampo solo dopo 9’30’’, ma appena (letterale) calcia l’ovale avanti Glasgow segna con il tongano Vailanu - mica Bolt - che recupera da un raggruppamento, frontino su Zani, manda al bar Bellini e Da Re con una finta e deposita in meta dopo 50 metri di corsa: difesa evaporata. Infatti gli scozzesi capiscono che ci sono dei problemi (sic) e provano a ripetizione ad affondare come coltelli, tengono palla in mano mentre Treviso abbozza, e meno male che Rhyno spazza sulla linea di meta.

Inizia a piovere, ma per i Leoni sembra grandine. Al 28’ Wegner esagera e regala tre punti facili a Miotti. Sembra una scossa? Forse, così i Leoni si presentano nell’altra metà campo, con ben 30’ di ritardo: Zani prova a fuggire da una maul ma viene portato fuori in malomodo. Il drive successivo vede Manjezi mettere le mani sul pallone per una lezione di difesa, così gli enormi problemi in prima linea per Treviso fanno ricacciare i Leoni indietro.

Altra difesa eroica? Stavolta no. Miotti riceve un calcetto di Dobie, assorbe Rhyno Smith e manda Cancelliere in mezzo ai pali. Siamo 15-0, più un giallo fantasioso per l’estremo biancoverde. Peggio di così è dura? Nemmeno per sogno: diventa troppo facile per gli scozzesi che vanno via sulla sinistra e in tre infilano ancora Riera e Bellini, Cancelliere gira l’angolo e McDowall lo segue fino in meta. Siamo 22-0 e sembra che Halloween qui sia arrivato anzitempo, tanti scherzetti e nessun dolcetto.

Inizia la ripresa con altro regalino di Zani, che trova uno scozzese in fondo alla touche, con quella successiva che è storta. Ma d’altronde lui tallonatore non è... Proviamo Arroyo, quindi. Tanto Evans aveva già monitorato Gallo, appena entrato, e quando lo vede fare qualcosa di strano gli sventola un altro giallo.

Per gli scozzesi pare quella pubblicità di “ti piace vincere facile”, infatti già dopo 8’ del secondo tempo sono già in bonus con Brown a sfruttare bene il drive: eloquente 27-0. Con l’ingresso di Ale Garbisi, Da Re passa estremo e Rhyno apertura, ma non cambia nulla, se fosse un ring sarebbe da gettare la spugna: va in meta ancora Vailanu, stavolta da maul, Cancelliere sfreccia con la sua chioma bionda con estrema facilità (salvati dal tmo). Potrebbero segnare ancora e ancora, ma almeno c’è Braam Steyn a mostrare un po’ d’orgoglio, McLean se ne accorge e stavolta non fallisce.

Basta così, grazie. Ora resettare, nella lunga sosta lavorare sodo. E forse di più.