Cerotti, adesivi e bende. Il Giappone "placca" i tatuaggi del rugby
Il Giornale
Arte del corpo così popolare, altrettanto variegata, capace di diffondersi a livello mondiale a macchia d'olio. O meglio, d'inchiostro. Perché un tatuaggio è per sempre, ma non ditelo al Giappone, che in giro non vuole vederne nemmeno mezzo.