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Buzzi ha in mente un volo indimenticabile: «Sposo la mia Elina e poi penso a Cortina»

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La mia vita sul trampolino. Potrebbe titolare così la biografia del combinatista nordico Raffaele Buzzi. Nato a Tolmezzo in piena estate (17 luglio 1995), il tarvisiano è diventato uno dei baroni friulani della stagione invernale, accumulando risultati in Coppa del Mondo e firmando un gran 16° posto sul trampolino piccolo alle ultime Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Buzzi non ha mai smesso di crescere, e l’ha fatto con la costanza e la caparbietà di chi ha una passione e un sogno.

Le Olimpiadi?

«Una bella esperienza con atleti un po’ più fortunati che riescono ad accedere a questo sogno. Ma tanti faticano per provarci e penso a loro rivedendo me in quelle fatiche».

Differenza tra Peyongchang e Pechino?

«Per assurdo l’Olimpiade in Corea è stata più anonima. Pechino è stata la mia Olimpiade, mi sono messo alla prova e mi sono trovato, capendo che ho ancora lavoro da fare ma quello fatto, ha dato qualche frutto».

Uomo da battere in quest’Olimpiade e in coppa del Mondo? Sfida a te stesso o verso gli altri?

«Riiber mostruoso. È lui che ora detta legge, ma la vera sfida era verso me stesso e i miei obiettivi. Sono riuscito ad arrivare vicino i primi 10 e per me questo è un risultato che paga oltre ogni più rosea aspettativa».

Meglio il salto o meglio il fondo?

«Il salto perché ho lavorato tanto ma ora mi concentrerò anche sul fondo».

Trampolino piccolo o trampolino grande?

«Il grande. Lì ci sono molto più fattori e devi saper volare».

Che pensi del futuro della combinata?

«Storicamente forti gli atleti scandinavi, gli austriaci e i tedeschi con Giappone ed Estonia che hanno una tradizione di prestigio. L’Italia cresce con numeri esigui ma di valore. Bortolas va forte e ha passione. Pittin ha fatto la storia e vogliamo emularlo e far meglio ancora. L’appuntamento decisivo è Milano-Cortina 2026. Parleranno i numeri e i risultati di allora».

Il tuo futuro fuori dalla carriera agonistica?

«Mi aspetta a breve un appuntamento imperdibile. Mi sposo con la finlandese Elina Larinto quest’estate, è figlia di Jari Larinto, allenatore di salto e sorella di Ville che ha portato a casa tre podi in coppa del mondo di salto».

Famiglia di volatori insomma. Augri e figli...combinatisti.

«Grazie, tra i progetti oltre che il mio lavoro anche la famiglia. Il futuro parlerà». 

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