Karate, l’obiettivo è rientrare alle Olimpiadi: si pensa a Brisbane 2032
Dopo la chiusura della Serie A 2025, con la tappa di Kuala Lumpur che ha portato in dote all’Italia il terzo posto di Carola Casale nel kata individuale femminile, il mondo del karate internazionale si interroga sul suo futuro con ambizioni di accrescere il suo appeal planetario.
L’obiettivo, tutt’altro che nascosto, è quello di tornare sulla ribalta olimpica tornando – dopo i Giochi di Tokyo – a far parte di una kermesse a Cinque Cerchi: quella di Brisbane 2032, visto che gli la lista degli sport “aggiuntivi” per Los Angeles 2028 è già stata resa nota, e il karate non ne fa parte.
A tal proposito, la Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali (FIJLKAM), ha fatto sapere che negli scorsi giorni il presidente federale Davide Benetello ha partecipato a una riunione che ha visto coinvolte sia la World Karate Federation (di cui Benetello è membro del Comitato Esecutivo) sia il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Brisbane 2032, per capire quali margini di manovra vi siano per l’inclusione del karate alle Olimpiadi.
La federazione internazionale vuole fare leva su valori come universalità e impatto sociale per riportare la disciplina sul palcoscenico sportivo più importante al mondo, in un iter che sarà sicuramente lungo ma che alla fine potrebbe portare a grandi soddisfazioni.