Federica, carabiniera di Carmignano con la passione per il karate alla sfida dei mondiali
Una campionessa di karate arrivata da Roma, che veste la divisa dell’Arma nell’Alta Padovana e che partecipa ai Campionati del mondo dell’arte marziale.
Una storia bella, potente come sa essere lo sport, nel suo unire disciplina e perseveranza, talento naturale e allenamenti fino allo sfinimento, vocazione e professione.
Lei è Federica Refolo, ha 23 anni, ed è una giovane donna impegnata per la tutela e la sicurezza del territorio dell’Alta Padovana. La sua scelta di lavoro e vita l’ha fatta poco tempo fa, quando ha preso servizio come carabiniera: era il 2019. Nata a Roma, ora compie il suo dovere nella stazione di Carmignano di Brenta. Nel Nord Padovano è arrivata otto mesi fa.
La vocazione per la divisa – però – è stata preceduta in tenera età dalla passione per il karate, che Federica ha iniziato a praticare ad appena sei anni. Una energia e una abilità fuori dal comune l’hanno fatta crescere nel tempo e in questi giorni – da giovedì a domenica – sarà impegnata a Caorle, località balneare nel Veneziano, dove nel PalaMare si disputeranno i Campionati del Mondo della Iku.
Lei è stata ammessa per la competizione nella specialità kumite a squadre e kumite individuale senior, categoria superiore ai 63 chilogrammi. Iscritta alla Federazione Italiana Karate – la Fik – dal 2011, ha raggiunto il grado di cintura nera III Dan e la qualifica di allenatrice a partire dal 2017.
Il suo palmares – nonostante la giovane età – è impressionante: si è distinta in 50 competizioni regionali, e poi – a livello nazionale – ha combattuto in altre cinquanta sfide, portando a casa la bellezza di dodici medaglie d’oro, tredici d’argento e quindici di bronzo.
In sostanza, nella maggior parte delle occasioni è riuscita ad andare a podio. A livello europeo e mondiale non è stata da meno: per sette volte ha gareggiato con le colleghe del Vecchio Continente, mettendosi al collo tre volte la medaglia più pregiata, una volta è arrivato l’argento e in tre occasioni il bronzo. Dieci, invece, le sue presenze nella competizione iridata: anche in questo caso, tre gli ori, e poi un argento e due bronzi da mettere nella sua bacheca. Federica è un’atleta completa che – partecipando ai vari stage sul palcoscenico nazionale ed internazionale – ha saputo distinguersi in entrambe le specialità del karate, ovvero sia nel Kata che nel Kumite, il cui scopo non è quello di abbattere l’avversario, ma la crescita reciproca dei praticanti. Il segreto del suo successo? Chi la conosce e ne segue le gesta, sa bene che la militare ha saputo intrecciare in maniera potente i due elementi fondamentali che rendono una campionessa tale: da una parte il talento, dall’altra una costanza fuori dal comune. Per riuscire a raggiungere risultati prestigiosi Federica si allena tra le quattro e le cinque volte a settimana, sempre per due, a volte tre ore. Esercizi, potenziamento, tecnica e fatica. Il karate ce l’ha nel sangue: è una dimensione che ha respirato in famiglia, pure fratello e sorella praticano e indossano la loro cintura.