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Ricevuto da Mattarella Davide Benetello, il campione di karate bisiaco: «Che emozione»

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Ricevuto da Mattarella Davide Benetello, il campione di karate bisiaco: «Che emozione»

SAGRADO Dalla Bisiacaria al vertice italiano e internazionale del karate. È la storia di Davide Benetello, pluricampione della nobile arte marziale che oggi si batte per il suo sport ai massimi livelli mondiali, ma da dirigente. Nei giorni scorsi Benetello ha fatto parte della delegazione dei maggiori esponenti politici e campioni della Fijlkam – la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali – che al Quirinale è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dei 120 della federazione. Alla presenza del presidente Coni Giovanni Malagò, atleti e dirigenti del karate azzurro hanno incontrato Mattarella il presidente Fijlkam Domenico Falcone, il Consiglio federale e i grandi campioni del presente e passato. Fra questi uno dei più grandi è certamente Benetello, campione del mondo e pluricampione europeo e tricolore.

Oggi consigliere federale, è originario di Jesolo ma è cresciuto sportivamente fra Fogliano Redipuglia e Monfalcone. Oggi risiede a Sagrado con la moglie Debora, sua prima supporter. È tuttora in forza alle Fiamme gialle – quando non è in giro per il mondo è operativo al Comando Tenenza dell’Aeroporto ronchese – e nel (poco) tempo libero dà pure una mano nell’attività di famiglia, “Il Giro Del Sole”, che sempre in zona aeroporto si occupa di arredi da giardino. Benetello ha descritto le proprie emozioni per la giornata al Quirinale. «Il Capo dello Stato ci ha accolto con calore ed entusiasmo ringraziandoci per quanto fatto e per i valori altamente formativi delle nostre discipline – racconta – Le sue parole nei nostri confronti sono state dirette, schiette ed estremamente toccanti, pronunciate con pacatezza e serenità. Come vicepresidente Fijlkam e responsabile del settore karate mi sono oggi sentito enormemente orgoglioso e ho portato con me il calore di tutti i karateka italiani. Una giornata che resterà nel mio cuore per il resto della vita».

E dire che di emozioni ne ha vissute fra le più intense, Benetello. Sono trascorsi 28 anni da quella sensazionale prestazione offerta a Kota Kinabalu, in Malesia, che valse il primo titolo iridato nella storia sportiva dell’Italia del karate. Davide Benetello ha avuto nel tempo il soprannome di “king of ura-mawashi” scrivendo pagine di storia di questo sport. L’avventura nel mondo di quest’arte marziale comincia per lui nel Karate club Monfalcone sotto la guida dei maestri Oggianu e Ruberti e da lì, passo dopo passo, arrivano i primi successi, come la vittoria del Campionato italiano giovanile nel 1991 che gli apre le porte verso il gruppo sportivo delle Fiamme gialle. E con questa veste, indossata per 16 anni, vince più volte il titolo italiano, ne conquista tre europei e nel 1994 guadagna il primo storico oro in un campionato del mondo, diventando capitano della Nazionale azzurra.

Benetello si fa conoscere in tutto il mondo grazie alle sue straordinarie tecniche di gamba (alcune di esse sono entrate nel dizionario degli addetti ai lavori, appunto, come “calci alla Benetello”), alla pulizia dei suoi colpi e a una condotta di gara sempre corretta e leale. Conclusa l’attività agonistica, Davide fa il suo ritorno in regione. Nella seconda metà degli anni 2000 il presidente della Federazione mondiale Antonio Espinos gli propone di entrare a far parte della Commissione atleti WKF. Comincia così un percorso diverso, ma sempre mosso da un’infinita passione. Oggi Benetello è membro del Comitato esecutivo della World karate federation (Wkf) e presidente della Commissione atleti e membro della Commissione olimpica Wkf, membro della Commissione dei regolamenti gara. —

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